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Polistena, riapre i battenti l’asilo nido: ospiterà fino 30 bambini e servirà il Distretto – FOTOGALLERY

Per rinnovare la struttura, che era un'ex scuola primaria, sono stati investiti circa 260mila euro. Il sindaco Tripodi: «Speriamo di poter storicizzare il servizio»

Polistena, riapre i battenti l’asilo nido: ospiterà fino 30 bambini e servirà il Distretto – FOTOGALLERY

È stato inaugurato nel primo pomeriggio di oggi, a Polistena, l’asilo nido pubblico che ospiterà 30 bambini da 0 a 36 mesi, del Distretto socio-assistenziale, che vede capofila proprio il comune di Polistena. La struttura, che sorge in contrada Villa, era un’ex scuola primaria, chiusa a seguito del dimensionamento scolastico nel 2007, che è stata ristrutturata e adeguata alle normative in termini di spazio e sicurezza, dall’Amministrazione comunale, grazie a finanziamenti e a risorse attinte dal bilancio comunale. L’asilo è dotato di ogni comfort e consta di un salone principale, tre stanze – tra cui una pensata per i neonati, con culle e fasciatoi – un bagno e una cucina, dal momento che è previsto anche il servizio mensa, oltre a un’area giochi esterna. Il servizio verrà avviato il 1° febbraio e si protrarrà fino al 31 luglio.

«Ci troviamo qui dopo un percorso molto lungo – ha esordito il sindaco Michele Tripodi – che ci ha visto impegnati a dover riprogrammare tutta una serie di cose, perché questa struttura era in origine una scuola primaria, poi con il dimensionamento scolastico è stata chiusa. Abbiamo fatto una battaglia all’epoca per tentare di mantenere questo plesso in funzione, ma sia il decremento demografico che una serie di scelte fatte dall’allora amministrazione provinciale, hanno determinato nel tempo la soppressione di questo e di altri plessi scolastici cosiddetti di periferia. Già negli anni 2012/2013 avevamo riaperto questa struttura e avevamo già creato un primo asilo, non distrettuale ma un asilo nido comunale. Poi successivamente, ci sono state anche carenze di risorse, e quindi la struttura è stata chiusa nuovamente».

Il primo cittadino ha quindi fatto sapere che «l’Amministrazione comunale, per rinnovare questa struttura ha investito circa 260.000 euro, in parte sono stati finanziati con i fondi dei Patti per il Sud e in parte direttamente con le risorse del bilancio comunale. La struttura che oggi ospita l’asilo “Villa” non aveva gli standard sufficienti per poter ospitare dei bambini e quindi è stata completamente adeguata alle normative vigenti. L’investimento racchiude la sistemazione dell’area-giochi esterna, l’acquisto di arredi mancanti e l’adeguamento delle cucine con elettrodomestici di ultima generazione. Questo è un giorno felice perché laddove si va verso la privatizzazione di tutto, noi abbiamo un asilo pubblico che servirà non solo Polistena ma tutti i territori del Distretto».

Il sindaco ha precisato che l’asilo, con i fondi a disposizione, rimarrà aperto fino al 31 luglio, sottolineando che «tutto ora si gioca per garantire la continuità nel tempo. Se riusciamo ad avere dei finanziamenti da parte dello Stato, questa struttura sarà destinata ad avere un futuro e una storicizzazione nel tempo. Ma non è solo questo pezzo che abbiamo voluto dedicare ai servizi dell’infanzia, abbiamo pensato infatti, di realizzare una struttura dedicata ai bambini, anche all’interno al vecchio carcere comunale, che è un’altra struttura dismessa da tempo e che si trova in un’altra zona che non è propriamente inquadrata nel centro urbano. Questo è un investimento sul Pnrr che vogliamo fare e ci è già stato finanziato e il lavoro appaltato».

Il servizio sarà gestito con fondi Pac destinati all’infanzia attraverso la cooperativa sociale Migma, aggiudicataria del bando di gara, grazie alla quale saranno coinvolti operatori specializzati che troveranno lavoro e occupazione per tutta la durata del servizio. Dopo la sua introduzione, il sindaco ha provveduto al taglio del nastro, insieme alla responsabile dei Servizi sociali del Comune, Antonella Dominello, e al referente della cooperativa Migma, Michelangelo Pedone. Presenti anche i sindaci di Cinquefrondi, Michele Conia, di San Giorgio Morgeto, Salvatore Valerioti e di Giffone, Antonio Albanese.

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