Taurianova, Marafioti (Pd): «In città nessun progresso o cambiamento ma solo utopie»

«Il sindaco Biasi, uomo visionario, da tempo racconta a noi cittadini una favola che, di elezione in elezione, si arricchisce di nuovi protagonisti, nuove storie, nuovi sogni. Tale soap opera, arrivata alla 30esima stagione, segue i canoni distintivi di qualunque serie televisiva di bassa lega, facilmente fruibile nelle prime ore del pomeriggio». È quanto afferma, con tono ironico e sfottente, il capogruppo del Pd in seno al Consiglio comunale di Taurianova, Simone Marafioti, che immagina il primo cittadino come il protagonista di una telenovela.

«Biasi – afferma il consigliere di minoranza – incarna il leader idealista che cerca di trasformare Taurianova in un paradiso terrestre. Con fervore e carisma, dipinge un quadro vivido di una città rinata, con strade immacolate, parchi rigogliosi, feste sfarzose e un tessuto sociale più forte che mai. La sua voce riecheggia nelle piazze social, mentre racconta di una Taurianova più verde, più prospera e più accogliente per tutti i suoi abitanti. Nella sua mente, il sindaco Biasi immagina strade pulite e ben tenute, grandi opere di cui vantarsi e un centro città vibrante di attività culturali e commerciali, un paese meritevole di premi, riconoscimenti, fuochi d’artificio e balli in maschera.

Sogna una Taurianova in cui – incalza – superficialità e megalomania siano le fondamenta su cui costruire il suo idillio. Con il fascino di un vero e proprio eroe tragico, Biasi attrae, offusca e confonde i cittadini, passivi esattamente come gli spettatori, post pranzo, di una qualunque serie americana. In questo scenario avvincente, si stagliano le figure dei personaggi secondari, i fedeli alleati del sindaco Biasi, che lo sostengono nei suoi sforzi titanici. Basti pensare alle sfarzose e oltremodo costose manifestazioni a firma Grimaldi, co-autore dell’idillio narrato nonché primo beneficiario delle casse comunali. Fra trenini musicali, notti rosa Barbie, luminarie e improvvisati spettacoli pacchiani, l’unica costante sono le famose drag queen, il cui spettacolo parodico intrattiene e rallegra, per certi versi e in taluni contesti (certamente non quelli comunali), ma che l’assessore chiama sempre all’occorrenza non appena si palesa un buco disponibile nel raffazzonato, ma luccicante, programma di Grimaldi.

Fra i fedeli al sindaco, naturalmente – continua Marafioti – non si può non menzionare l’assessore Fedele, protagonista di queste ultime puntate, poiché in fervente attesa di ricevere la lieta notizia di “Taurianova Capitale italiana del Libro”, eventualità positiva, ma che si tradurrà solo in una propaganda smisurata. Negli ultimi anni, di culturale, non s’è mai prodotto nulla, solo qualche convegno e decine di fatture per manifestazioni non partecipate. Ulteriore progetto dell’assessore sarà la nuova Biblioteca comunale A. Renda, futuro incubatore di cultura nonché trono dell’assessore che scalpita all’idea di indossare la sua personalissima corona d’alloro. Di tutto ciò ancora non v’è traccia, ma la trama è talmente intricata che si fatica a venirne a capo.

Sempre in tema fedeltà, fra un cambio di poltrona e una nomina insensata, si palesa il presidente del Consiglio Scarfò, ora in ombra, ma assoluto protagonista delle passate stagioni. Celeberrima la sua improvvisazione in piena campagna vaccinale quando, ricordiamo, interpretando un luminare della medicina, aiutò la comunità manipolando vaccini e strumentazione medica senza la benché minima idea di cosa stesse facendo. Questa interpretazione gli valse anche una comparsata in prima serata al celebre programma “di Martedì”, tema del giorno “malasanità”. A Taurianova le promesse politiche si perdono spesso nel vento, lasciando i cittadini a chiedersi quando e se mai vedranno dei cambiamenti tangibili. Il dibattito politico è assopito, poiché la retorica sembra sempre prevalere sulle azioni
concrete. L’amministrazione comunale è spesso al centro di discussioni, non tanto per i risultati raggiunti, ma piuttosto per le parole pronunciate senza un seguito tangibile».

Dopo aver scanzonato l’Amministrazione comunale, il capogruppo del Pd sostiene di ricordare bene, quando, «circa un anno fa, in Consiglio comunale, domandai al sindaco a che punto fossero i progetti del Cinema e del Palazzetto dello Sport. Riguardo al primo rispose che l’inaugurazione avrebbe avuto luogo in estate, massimo a settembre, io risposi che anche a dicembre sarebbe stato comunque un successo. Ora siamo a febbraio, e non se ne parla più. Addirittura Biasi disse d’aver acquistato un proiettore di ultima generazione, e che mancavano solo le tende, ciò al fine di sottolineare l’assurdità delle dichiarazioni del primo cittadino. Medesima retorica utilizzata per la spinosa questione del Palazzetto dello Sport, cattedrale in pieno stile biasiano, divenuta cumulo di macerie, adesso cantiere senza fine. E’ in questo marasma che si verificano le assolute inadempienze dell’amministrazione.

Esempio di tale consuetudine malsana sono le promesse proclamate in merito alla realizzazione del campo sportivo. Numerosi sono stati i proclami del Sindaco, pubblici e privati, di cui riporto una celebre affermazione pubblicata a mezzo stampa: “Vogliamo mettere i taurianovesi nelle condizioni di ritrovare l’orgoglio di vivere gli appuntamenti con il calcio, in una struttura sempre più efficiente, le società sportive che puntano all’aggregazione sociale, i giovani che scelgono le nostre squadre e i tifosi che hanno il diritto di godere di spazi sempre più in armonia con l’importanza del ruolo che Taurianova ha nel comprensorio della Piana di Gioia Tauro, nel calcio e non solo”, continua così: ”Non a caso ho incaricato il delegato allo Sport, Raffaele Scarfò, e l’assessore alle Politiche giovanili Maria Fedele di attivare un collegamento diretto tra il Comune e le realtà calcistiche cittadine, che devono essere messe nelle condizioni di programmare con tutta tranquillità la loro attività, in uno stadio reso sempre più sicuro e fruibile. Il progetto approvato ci consente ora di guardare con fiducia alla fase di partecipazione al bando, convinti cioè che Taurianova abbia numeri, idee e requisiti per poter rientrare nel novero delle realtà premiate”.

Il sindaco si riferiva al bando “Sport e periferie 2023” – sottolinea Marafioti – un bando a sportello tramite il quale promise strutture nuove e servizi per tutti i cittadini, fagocitando consensi e complimenti. Inutile dire che esiste una differenza sostanziale fra un progetto approvato dalla giunta con tanto di cifre (1.000.000 euro) e uno, successivamente, approvato dal Ministero. In ogni caso, per la cronaca, Taurianova non è stata ammessa al bando. La realtà taurianovese è molto diversa dai sogni del sindaco Biasi. Le strade continuano a essere dissestate, nonostante Caridi si applichi quotidianamente nell’esercizio fotografico. Il paese è trascurato, intere zone versano in stato di abbandono, soffrendo la mancanza di acqua e corrente elettrica. Il tessuto sociale è logorato da divisioni e disuguaglianze. Nonostante le parole sempre piene di speranza del sindaco e dei suoi assessori, i cittadini non vedono alcun segno tangibile di progresso e cambiamento nella loro città.

Le promesse elettorali, che inizialmente generano speranza e aspettative tra i residenti – conclude il consigliere di opposizione – si tramutano in delusioni quando i progetti rimangono sulla carta senza essere tradotti inazioni concrete. La frustrazione dei cittadini cresce di pari passo con la mancanza di risultati visibili. Questo atteggiamento alimenta sospetti e diffidenza verso le istituzioni locali, minando ulteriormente la fiducia dei cittadini nella politica. La soap opera di Biasi prima o poi finirà, ma il senso di alienazione e disillusione generatosi sarà un problema che lui non dovrà affrontare, così come i buchi in bilancio, gli sperperi ingiustificati e la decrescita costante».

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