mercoledì,Maggio 22 2024

Ryanair a Reggio, Sette punto zero: «Fatti non parole e cerchiamo di farci trovare pronti»

Il presidente Domenico Lombini: «Cannizzaro e Occhiuto sono riusciti, non con pochi sacrifici, a fare ciò che nessun altro ha nemmeno immaginato»

Ryanair a Reggio, Sette punto zero: «Fatti non parole e cerchiamo di farci trovare pronti»

«Ormai noi reggini siamo abituati al degrado e alla bassissima qualità dei servizi, qualità della vita ridotta a zero dalla sinistra, quella sinistra che ci prospetta una vita pessima e fa propaganda di odio. Quella locale, in particolare, non lascia nulla all’immaginazione, odia Reggio e non lo nasconde, basta vedere lo stato in cui versa la nostra città. Fortunatamente non tutte le forze politiche, non tutti i politici odiano Reggio e il riferimento a Forza Italia e al deputato Cannizzaro e il presidente Occhiuto non sono casuali, perché sono riusciti, non con pochi sacrifici, a fare ciò che nessun altro ha nemmeno immaginato». Ad affermarlo è il presidente di “Reggio sette punto zero”, Domenico Lombini.

«Avere una compagnia low cost non significa avere un taxi sotto casa che ci porta dove vogliamo al prezzo che desideriamo – continua – magari fosse così, anche se solo qui si avanzano queste pretese. Dobbiamo cambiare marcia, dobbiamo cambiare, contro la propaganda di odio e contro questa scialba visione di città che ci vogliono inculcare. Non vogliamo sostituirci a nessuno e nemmeno dispensare consigli ma, la nostra visione di città turistica unita alle grandi potenzialità che essa offre, iniziano a farci sognare ad occhi aperti. Ebbene sì!

Noi ancora sogniamo e ci crediamo. Sogniamo una città che possa collaborare per il proprio bene, magari un’amministrazione che fa quadrato, che, per esempio, invita al tavolo permanente di concertazione gli operatori del settore turistico, il comune di Scilla, di Gerace, di Santo Stefano e di molte altre bellissime località turistiche presenti sul territorio, il museo archeologico e quello del bergamotto…, le rappresebtanze settoriali, per citare solo alcuni soggetti, tavolo che possa tirare fuori un’offerta turistica a mo’ di pacchetto da poter sottoporre alle città collegate con in voli che arrivano al Tito Minniti.

Poi però… no e no. Questa volta nessun però! Reggio sette punto zero chiede che si passi ai fatti e si pensi al bene della città metropolitana tutta, aggiungiamo pure, se non siete in grado o non volete approfittare di questa grande opportunità di crescita, tornate alla vostra D, non di dignità ma di DIMISSIONI. Chi si spende col cuore e col cervello per la sua terra può attendere pazientemente di servire sul tavolo dei detrattori i risultati caldi caldi. L’impegno di Francesco Cannizzaro e di Roberto Occhiuto per il Tito Minniti inizia ad apparire sugli schermi dell’ufficialità, mentre chi ha abbandonato Reggio alla disperazione e al degrado continua a fare selfie ed a intestarsi opere non proprie. I detrattoti sono serviti e questo è solo l’inizio di un percorso intrapreso con coraggio e umiltà tra lo scetticismo generale, in una terra che di speranza ne ha ancora pur se pochissima.

Ryanair mette base all’Aeroporto dello Stretto, dopo anni di difficile e lunga trattativa e zittisce anche gli ultimi agnostici più o meno in buona fede: volerà da e per la nostra città con tratte che serviranno non solo per esigenze logistiche, ma anche di incremento turistico e ricreativo. Sì, perchè piaccia o no, anche i reggini (e i messinesi che potranno fruire dei nuovi voli) hanno diritto di uscire dalla lamentosa accidia dell’emergenza e della precarietà e magari andare in vacanza usando finalmente di nuovo il nostro scalo, una struttura che se ben collegata con adeguate infrastrutture e ragionati processi programmatici potrà servire da punto di ripresa e di riscatto per Reggio e il suo comprensorio metropolitano. Il rischio di non farci trovare pronti e di cattive recenzioni, stanti le condizioni cittadine, resta comunque alto».

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