Polistena, muri imbrattati con falce e martello: Pisano accusa Tripodi e Racobaldo

Il consigliere comunale di Polistena, Francesco Pisano, muove nuove accuse nei confronti del sindaco Michele Tripodi e questa volta, anche del consigliere Fabio Racobaldo. Il capogruppo di Polistena futura, ha trovato gli stampi con i quali il primo cittadino e il consigliere di maggioranza avrebbero «insozzato, imbrattato, deturpato e vandalizzato» la città, con falce e martello e la scritta “Vota Tripodi”. «Atto pianificato e condiviso dal sindaco Michele Tripodi, dal consigliere Fabio Racobaldo e da tutto il gruppo consiliare che sostiene la disastrosa amministrazione Tripodi – sostiene Pisano -. Avevo invitato il sindaco ad autodenunciarsi e ora rivolgo lo stesso invito al consigliere Racobaldo. Gli stessi da oltre due anni sul profilo del loro gruppo parlano di chi “tira la pietra e nasconde la mano”, vuoi vedere che parlavano di loro stessi?».

Il consigliere di minoranza si chiede quindi, «con quale diritto questi signori hanno sporcato Polistena marchiandola con scritte e simboli salvo, poi, richiamati alle proprie responsabilità correre a nascondersi e tergiversare. Che li facessero nel salotto di casa loro queste porcherie! La cosa ancora più grave, da un certo punto di vista, è che gli stessi Michele Tripodi e Fabio Racobaldo si sono permessi di definire baby gang un gruppo di ragazzi che ha imbrattato il muro dell’ex ufficio di collocamento in prossimità di Piazza Diaz. Proprio in quella zona abita Fabio Racobaldo e vorremmo capire come sia riuscito a condividere parole così pesanti (mi chiedo se sappiano cosa siano le baby gang) nei confronti di ragazzi del suo quartiere. E’ bene chiarire che l’atto è da condannare ma da quale pulpito arriva la predica? Tripodi e Racobaldo definiscono baby gang chi ha imbrattato un muro e loro che hanno imbrattato un’intera cittadina come dovrebbero definirsi?

Sono anche loro una baby gang o forse, considerata l’età (anagrafica), solo una gang? Con quale diritto giudicano gli altri in modo sprezzante per poi attuare comportamenti disdicevoli, ancora più esecrabili visto che a commetterli sono amministratori a cui i cittadini hanno dato un preciso mandato e cioè quello di guidare una comunità verso il futuro. Che vergogna! Siamo sempre più convinti che questi signori siano inadeguati al ruolo ricoperto e, ancora una volta, chiediamo che si dimettano per il bene di Polistena. Non è tollerabile assistere a comportamenti così sfrontati e arroganti. Abbiamo chiesto al Comune di Polistena come mai non vengano ripuliti i muri e le motivazioni per i quali ancora si mantengono. Come sempre, nessuna risposta! Polistena è dei polistenesi e non di certa gente che pensa di poter fare ciò che vuole credendosi i signorotti della cittadina. Consigliamo vivamente alla disastrosa amministrazione Tripodi di andare a casa e nel percorso ripulire Polistena dalle schifezze lasciate al loro passaggio».

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