Presunti debiti della Fondazione Varia di Palmi, la minoranza: «Il sindaco non continui a far finta di niente»

Fa il suo ingresso in Consiglio comunale e diventa un vero e proprio caso politico l’organizzazione
dell’ultima edizione della Festa della Varia di Palmi a opera della Fondazione Varia di Palmi Ets. Infatti, i consiglieri di minoranza hanno presentato un’articolata interpellanza al sindaco Giuseppe Ranuccio. In particolare, secondo i consiglieri Palmisano, Bagalà, Gagliostro, Sorbilli, Barone e Melara, il sindaco
nella sua posizione di presidente onorario della Fondazione e con diritto di partecipazione alle riunioni
proprio del Consiglio di amministrazione, non poteva non essere a conoscenza dell’attività organizzativa dell’evento estivo. «Abbiamo deciso di interpellare il sindaco Ranuccio – affermano i consiglieri di opposizione – perché riteniamo non possa continuare a fare finta di niente di fronte a quanto stiamo assistendo in questi giorni e al presunto quadro debitorio venuto fuori dall’ultima edizione della Festa della Varia.

Il sindaco pro tempore è presidente onorario della Fondazione con diritto di partecipazione alle riunioni
proprio del Consiglio di amministrazione e il Comune di Palmi socio fondatore. Il sindaco rompa il silenzio nel quale si è trincerato ed assuma posizioni nette a tutela dell’immagine della città, del nostro Patrimonio culturale di rilevanza mondiale e dei creditori che in queste ore stanno manifestando tutto il proprio disagio a causa dei mancati pagamenti. Siamo tutti contenti dell’estate appena trascorsa e delle migliaia di persone che quotidianamente si riversavano per le strade della città, ma organizzare un’estate come quella trascorsa comporta investimenti corposi e chi ha lavorato con dignità e sacrificio ha diritto di poter portare a casa da mangiare ai propri figli. Giuseppe Ranuccio, dopo aver trascorso un’intera
estate ad autocelebrarsi e a incensarsi insieme al presidente Laface, adesso non può far finta di non conoscerlo e scaricare, con il proprio silenzio, su quest’ultimo tutto il peso del presunto disastro economico derivato. Non se ne lavi le mani e faccia chiarezza».

E’ proprio sulle questioni poste al sindaco che i consiglieri di minoranza intendono soffermarsi: «Il patrimonio della Fondazione risulta composto dal fondo di dotazione, costituito dal conferimento da parte del Comune di Palmi del Carro Sacro e da U Ccippu del valore di 90.000 euro e dai conferimenti in denaro pari a 2.000 euro, rispettivamente di 1.000 euro degli altri due soci fondatori, per un valore complessivo del fondo di dotazione pari a 92.000 (novantaduemila), e dal fondo di gestione. La dotazione patrimoniale della Fondazione è costituita anche dal diritto personale di godimento per il termine di novanta anni proprio dal Carro Sacro e da U Ccippu. E allora, abbiamo ritenuto di chiedere al sindaco, alla luce di siffatto conferimento, di tranquillizzare la città e di spiegare i motivi che lo hanno indotto a conferire il Carro Sacro e U Ccippu e i pericoli che l’intera struttura potrebbe correre a
causa di una presunta situazione debitoria della Fondazione che pare grave, stando almeno alle notizie apparse sui quotidiani».

E ancora: «La Festa della Varia di Palmi è stata riconosciuta, per legge, Patrimonio Culturale e Grande Evento Regionale. Proprio in forza della Legge regionale 2 agosto 2023, n. 32, il Comune di Palmi in data 10.08.2023 richiedeva alla Regione Calabria il finanziamento di alcuni interventi rientranti nell’organizzazione della Festa, ottenendo l’assegnazione di un contributo di 70.000 euro già in data 22.08.2023. Era, indi, il Sindaco il giorno successivo a comunicare all’Ente Regionale che gran parte delle attività collegate ai festeggiamenti della Varia sarebbero state svolte dalla Fondazione Varia di Palmi, appositamente costituita, e a chiedere di poter utilizzare le somme anche come rimborso delle spese sostenute e giustificate dalla Fondazione stessa, impegnandosi come Ente, comunque, a redigere la necessaria rendicontazione. Orbene, abbiamo voluto chiedere a Giuseppe Ranuccio il perché, nonostante il contributo sia stato comunicato in data 22.08.2023 e formalmente assegnato con decreto del 26.08.2023 e con successivo del 01.09.2023, contenente la presa d’atto della comunicazione sindacale del 23.08.2023 sulla Fondazione Varia di Palmi, il Comune di Palmi soltanto in data 01.12.2023 abbia approvato la rendicontazione sulle spese e per un importo di 59.858,70 e non per i 70.000 concessi».

E sempre sul contributo regionale: «Il sindaco non può esimersi dal chiarire, altresì, il perché, nonostante il Decreto regionale del 16.01.2024 n. 490 di liquidazione in favore del Comune di Palmi della somma di 28.000 a titolo di acconto del 40%, il presidente della Fondazione Varia, con sue dichiarazioni apparse sui social, continui a ribadire di non aver mai ricevuto alcun contributo regionale. E il perché, nonostante il lungo lasso di tempo trascorso, nella determina n. 173 del 14.02.2024 Registro Generale, con la quale il Comune di Palmi provvedeva a liquidare in favore della Fondazione Varia 22.000 euro dei fondi ricevuti dalla Regione Calabria a titolo di acconto, il Comune di Palmi ammetteva di dover ancora procedere all’integrazione della rendicontazione per poter ricevere il saldo del contributo regionale. Una Regione che, quindi, sta rispettando i propri impegni, mentre i ritardi nella rendicontazione da parte del Comune di Palmi stanno impedendo la liquidazione del saldo. Abbiamo voluto, quindi chiedere a quanto ammontano i presunti debiti contratti dalla Fondazione Varia, l’importo speso per l’organizzazione della Festa sia da parte dell’Ente Comunale che dalla Fondazione stessa e quali iniziative intende intraprendere a tutela dell’immagine della Città e del nostro Patrimonio Unesco che una simile situazione sta fortemente ledendo».

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