Congresso FI, Occhiuto vice di Tajani e Cannizzaro rilancia: «Calabria sarà prima regione per consenso al partito»

«Dobbiamo essere orgogliosi di essere guidati da un leader come Antonio Tajani. Lui non è un leader politico qualunque. Antonio Tajani è secondo nel gradimento dei leader italiani ma sono convinto che presto salirà sul podio, superando anche chi in questo momento è in testa». Il coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro, non lesina complimenti nel tratteggiare il profilo politico e umano del neo segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani. Il Congresso nazionale di scena a Roma sancisce di fatto il nuovo corso degli azzurri del dopo Berlusconi, con il Sud, tanto Sud, sugli scudi.

Occhiuto: «Tajani persona giusta»

Il presidente della Regione Roberto Occhiuto, non a caso, sarà uno dei quattro vice di Tajani: «Congratulazioni al nostro segretario Antonio Tajani, acclamato in modo chiaro e unanime da tutto il Congresso nazionale di Forza Italia – ha detto Occhiuto -. Dal 12 giugno abbiamo vissuto momenti complicati. Nelle prime settimane dopo la scomparsa del presidente Silvio Berlusconi eravamo spaesati, orfani del nostro leader. Antonio ha preso per mano il movimento azzurro e lo ha condotto, con intelligenza e saggezza, a questo storico appuntamento». Per il presidente della Regione, insomma, Tajani si è dimostrato la persona giusta al posto giusto: «Buon lavoro a Tajani, e buon lavoro a coloro che insieme a me lo affiancheranno come vice segretari del partito: Deborah Bergamini, Alberto Cirio e Stefano Benigni».

Occhiuto dopo i ringraziamenti di rito si dice pronto da domani «a impegnarmi al massimo per rafforzare il partito al Sud e in tutto il Paese, dapprima in vista delle elezioni europee e dopo per affrontare al meglio tutte le sfide che ci attendono». E le sue dichiarazioni di ieri sera, che hanno acceso una polemica tutta interna al centrodestra di governo e segnatamente con la Lega, danno la misura dell’importanza della campagna elettorale per le europee, i cui esiti definiranno i futuri assetti della coalizione. Anche oggi, Occhiuto è tornato sul tema, ma questa volta per spegnere le polemiche divampate qualche ora prima. «Io sono molto grato a tutti i partiti del centrodestra che mi hanno espresso come candidato – ha detto Occhiuto al microfono di Antonella Grippo per LaCNews24 -.

Credo che oggi in Calabria, molti partiti del centrodestra, abbiano qualche argomento in più per chiedere il voto. Possono dire di partecipare a un’esperienza di governo regionale che dopo due anni e mezzo è ritenuta dai calabresi, forse, migliore di quelle precedenti». E poi ancora, rilanciando le quotazioni centriste degli azzurri: «Ci sono tanti ragazzi che non vogliono votare per la sinistra, ma che non voterebbero neanche un centrodestra che sui diritti civili a volte si presenta con posizioni che più che conservatrici sembrano reazionarie. Fi deve poter dire sui diritti civili le cose che Fratelli d’Italia e la Lega non possono dire. Così come sull’immigrazione».

Cannizzaro: «Ci candidiamo ad essere primo partito di centrodestra»

Tornando al coordinatore regionale, Cannizzaro dal palco del Palazzo dei Congressi ha parlato di «un nuovo inizio» che vedrà tutti quanti protagonisti per centrare quella che nei fatti sarebbe «una grande vittoria». «Questo partito è ambizioso e si candida ad essere il primo partito del centrodestra senza se e senza ma. Abbiamo uno spazio politico che va dalla Schlein a Fratelli d’Italia, e mi pare chiaro ed evidente che questo spazio politico può essere aggredito soltanto da questa forza moderata che oggi diventa ancora più centrista»

Cannizzaro: «Siamo sudisti non sudditi»

Ma il deputato reggino ha dedicato una parte del suo intervento all’autonomia differenziale, lanciando un chiaro avvertimento ai naviganti: «Noi in Senato, come Forza Italia, abbiamo cercato di apportare un contributo migliorativo al provvedimento ma chiaramente non ci rassegniamo. Io mi auguro e sono convinto che riusciremo alla Camera a migliorare questo testo, perché caro Antonio – ha detto Cannizzaro rivolgendosi al segretario – noi sull’autonomia dobbiamo aprire un ragionamento perché il sud viene sempre considerato marginale rispetto all’Italia».

Cannizzaro lo dice sottolineando che proprio oggi al Congresso non c’è una mozione dedicata appositamente al Sud, come accadeva da prassi ormai consolidata da anni, ma che al contrario il Sud è inserito in un ordine del giorno più ampio che si basa sull’economia e sull’idea economica del paese di Forza Italia. «Perché riteniamo che il sud sia il motore del paese, motore dell’economia del paese, e allora noi siamo europeisti, siamo atlantisti, garantisti, ma consentitemi di dire che noi siamo anche sudisti, non sudditi. Io non riconosco ad altri partiti anche alleati l’attenzione che Forza Italia dedica al Sud».
Infine l’impegno che è più un ambizione e un auspicio: «La Calabria sarà la prima regione d’Italia con la più alta percentuale nel consenso al partito».

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