Regione, via libera in seconda Commissione al Registro tumori

Mentre la giunta regionale ha preso atto dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione della Regione Calabria, è ripresa anche l’attività di Palazzo Campanella, dove proprio oggi si sono tenute due sedute di commissione. In mattinata si è infatti riunita l’Antindrangheta, presieduta da Pietro Molinaro che ha Proseguito le audizioni e la discussione per la definizione del Piano speciale legalità, antiracket e antiusura 2024.

Nel primo pomeriggio è stato invece Antonio Montuoro a riunire la Seconda Commissione Bilancio con un ricco ordine del giorno, composto da 11 punti, che ricalca in qualche modo i temi che saranno in discussione nella seduta di Consiglio regionale che si terrà il prossimo 12 marzo con in testa il rendiconto di esercizio 2022 dell’Aterp calabrese. In discussione tra gli altri anche l’esame abbinato delle proposte di legge di iniziativa della Giunta regionale ed a firma del dem Mammoliti che istituiscono la nuova Agenzia per le aree industriali e l’attrazione degli investimenti che sostituirà il Corap.

Registro Tumori, le modifiche

Torna d’attualità. dopo diversi anni, anche il Registro tumori della popolazione della Regione Calabria, alimentato dai registri tumori delle Aziende sanitarie provinciali di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia, al fine di assicurare la totale copertura della registrazione oncologica su tutto il territorio calabrese, e saranno allocati presso la direzione strategica di ciascuna delle rispettive Aziende.
Con la modifica della legge che ha istituito il Centro di coordinamento regionale dei registri tumori, si stabiliscono composizione e funzioni dello stesso organismo che sarà composto dal dirigente generale del dipartimento regionale Tutela della salute, o un suo delegato, con funzioni di coordinatore del Centro. Insieme al dirigente la composizione del Centro è completata dai responsabili dei registri tumori delle Asp di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia; dal direttore generale dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), o un suo delegato; da un referente scientifico, nominato dal dirigente generale del dipartimento regionale competente in materia di tutela della salute; e da un referente scientifico nominato dal dirigente generale del dipartimento regionale competente in materia di tutela dell’ambiente.

Il Centro di coordinamento fornirà a ciascun registro tumori le risorse informative di base necessarie per il suo funzionamento: anagrafe (sanitaria, nazionale, comunale), scheda di dimissione ospedaliera (SDO), mortalità nominativa Istat, accesso ai sistemi informatizzati di anatomia patologica presenti sul territorio della Regione Calabria. Il Centro di coordinamento regionale avrà il compito di monitorare e valutare l’operato dei registri tumori delle Asp, proponendo soluzioni idonee alla risoluzione di eventuali problematiche e opportuni studi per le valutazioni di merito dell’impatto dell’ambiente sulla salute dei cittadini. Ha il compito, inoltre, di proporre azioni finalizzate al miglioramento della prevenzione, della diagnosi e della terapia della patologia oncologica nel territorio della Regione Calabria, in sinergia con il Coordinamento regionale della rete oncologica.

L’incarico di componente del Centro di coordinamento dei registri tumori – che può avvalersi senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, di collaborazioni tecnico-scientifiche per attuarne gli scopi – è a titolo gratuito e senza compenso alcuno.

Il ruolo della giunta

Il compito delle Asp sarà quello di individuare, entro novanta giorni dall’approvazione della legge in Consiglio, tra il personale in servizio con competenze in materia, i responsabili dei rispettivi registri tumori e il personale necessario agli adempimenti di legge e alla corretta operatività dei registri.
Con le nuove modifiche la Giunta regionale, avvalendosi delle informazioni del Centro di coordinamento, avrà l’onere di presentare alla Commissione competente (la Terza) entro il 30 giugno di ogni anno una relazione sull’attività svolta, illustrando il livello raggiunto relativamente alla mappatura di tutte le patologie tumorali nel territorio regionale, insieme agli interventi da parte della Giunta regionale nella programmazione sanitaria e nella rimodulazione dell’offerta sanitaria territoriale e ospedaliera, anche in termini di campagne di prevenzione specifiche per aree geografiche o tipologia di screening, che tengano conto delle analisi e delle ricerche elaborate grazie ai dati raccolti dal Registro tumori regionale.
Una volta riscontrate criticità nella gestione del Registro tumori della Regione Calabria, in particolare nella ricezione dei flussi di dati, dovrà porre in essere interventi ad hoc per ridurre al minimo le eventuali interruzioni.

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