Villa, nasce il comitato civico “TitengoStretto” che incassa l’adesione del Pd

«Il Circolo del Partito democratico villese sostiene, affianca, promuove le attività del comitato civico “TitengoStretto” dirette a contrastare l’orrenda iniziativa di Salvini, della Lega Nord, della Società Stretto di Messina, di WeBuild. Nel corso dell’iniziativa svoltasi sabato, a Villa San Giovanni, alla “Fedele Academy” sul Lungomare Cenide, l’avv. Maria Grazia Fedele ha annunciato la nascita del Comitato, chiedendo a tutta la società civile villese di aderire e di partecipare». È quanto afferma Enzo Musolino, segretario cittadino del Partito democratico di Villa San Giovanni.

«Il comitato “TitengoStretto” – continua – sarà rappresentato da Rossella Bulsei, cittadina esproprianda, che ha moderato il ricco dibattito con la forza convincente di una passione civile “provocata” dalla violenza della cattiva politica e dell’indifferenza dei responsabili a tutti i livelli. Il Comitato ha reso nota la prima iniziativa: sarà depositato presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria un esposto sulle fasi, le omissioni, i limiti, le carenze, i rischi per la Comunità di una procedura che ha esitato un “progetto definitivo” per nulla aggiornato, corredato da un parere tecnico scientifico sotto condizione, sottoposto a raccomandazioni e prescrizioni fin qui non adempiute, oggetto di un parere negativo dell’Anac in quanto sbilanciato a favore dei privati. Ai magistrati si chiederà, per tanto, di voler valutare l’emergenza o meno di eventuali reati esitati da un’approssimazione che sembra elevata a regola, da una accelerazione immotivata, funzionale ad interessi di certo lontani da Villa e da Messina».

Enzo Musolino, segretario del circolo Pd villese, tra i componenti del comitato e tra gli organizzatori dell’assemblea civica di sabato, non ha fatto sconti all’Amministrazione villese, stigmatizzando «le ambiguità, le incertezze e il tatticismo esasperato che si cela dietro la retorica della neutralità, della terzietà, dell’approccio “istituzionale” inteso come “arreso” agli eventi, in balia di decisioni che si concretizzano lontano dal Consiglio comunale». Ecco perché Musolino ha ribadito con forza la proposta del Pd: «ora tocca ai consiglieri comunali, di maggioranza o di opposizione poco importa, presentare una mozione in Consiglio per impegnare la Sindaca e la Giunta a una moratoria, per sospendere ogni atto preliminare e propedeutico alla cantierizzazione dell’opera». Proposta “amministrativa” rilanciata nell’assemblea villese anche da Saverio Pazzano, responsabile del Movimento La Strada, consigliere comunale a Reggio Calabria, che per primo – a Reggio – ha avuto il merito di formalizzare la “mozione” per responsabilizzare gli amministratori.

«Si è richiamata, quindi – racconta Musolino – la necessità di più “coraggio” per l’assunzione piena del ruolo rivestito. Quel coraggio di interlocuzione, di confronto e di “scontro” con l’immarcescibile ad Ciucci che, nel corso degli anni, è stato rappresentato – sempre sulla questione Ponte – dai sindaci villesi di centrosinistra: Totò Calabrò, Rocco Cassone, Giancarlo Melito, tutti presenti nella riunione che ha dato vita al comitato “Titengo Stretto”. Non sono mancati gli interventi eminentemente tecnici che hanno affrontato sia il tema “economico” che quello ingegneristico, con l’emersione dei limiti evidenti di una procedura viziata; grazie ad Elio Conti Nibali (comitato messinese Invece del ponte) e a Salvatore Ciccone (architetto, ex assessore e ex consigliere villese), infatti, l’elenco delle criticità esposte ha colpito i tanti cittadini intervenuti, eccone una sintesi: la fragilità del territorio, le nuove gallerie a rischio smottamenti di Piale, la ferrovia “fantasma” sul Ponte, l’Alta Velocità assente, lo scambio di “colori” in un finto “aggiornamento” che rischia di aprire un nuovo contenzioso a favore di WeBuild per l’irrealizzabilità dell’Opera.

La questione più propriamente ambientale è stata affrontata da Gerardo Pontecorvo, segretario metropolitano di Europa Verde, e da Piero Idone, WWF. Questo approfondimento ha consentito la presentazione della proposta di legge dei “Verdi” per l’istituzione del Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola e la “visione” lungimirante dello Stretto come patrimonio paesaggistico Unesco. Anche la rete “No Ponte” Calabria è intervenuta in assemblea, con Tonino Pentimalli, richiamando la necessità di Unità e di Collaborazione per l’obiettivo comune. Il militante Nando Primerano ha sottolineato di non credere alla “terzietà” delle amministrazioni, perché ogni amministratore eletto rappresenta la Comunità attraverso i propri valori e le idee che lo hanno portato alla vittoria. Altrimenti, si rischia solo di essere il “cavallo di Troia” di Ciucci. E’ stato Giancarlo Melito, a nostro parere, a fornire la degna chiusura di una serata che ha avuto il senso della chiamata all’impegno corale: “A chi serve, a cosa serve il Ponte? E’ l’ennesimo spreco di risorse contro il Sud, una vera e propria eutanasia che ci stanno somministrando senza temere reazione, vera Resistenza”».

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