sabato,Aprile 27 2024

Reggio, l’Osservatorio sul disagio abitativo porta in piazza e dal Prefetto l’iniziativa di Unione Inquilini “Abbiamo un Piano Casa”

Con questa iniziativa  si chiede l’interlocuzione con  i Prefetti delle città  per consegnare una lettera con i punti programmatici necessari per affrontare i nodi della precarietà abitativa

Reggio, l’Osservatorio sul disagio abitativo porta in piazza e dal Prefetto l’iniziativa di Unione Inquilini “Abbiamo un Piano Casa”

Gli enti dell’Osservatorio sul disagio abitativo hanno aderito all’iniziativa nazionale di Unione Inquilini  dal titolo  “Abbiamo un Piano Casa” in corso di realizzazione dal 25 al 29 marzo . Con questa iniziativa  si chiede l’interlocuzione con  i Prefetti delle città  per consegnare una lettera con i punti programmatici necessari per affrontare i nodi della precarietà abitativa. Presidi e delegazioni chiedono di incontrare i Prefetti perché si facciano portavoci e testimoni della piaga della sofferenza abitativa che si riversa sulla stessa tenuta sociale delle nostre città.

l tema è scomparso dall’Agenda politica e, in tale contesto, segnaliamo come dal Tavolo per la definizione di un “Piano Casa”, avviato nella sede del Ministero delle infrastrutture e trasporti dal Ministro Matteo Salvini, è stata esclusa l’Unione Inquilini e tutte le altre sigle sindacali degli inquilini. In questo modo impedendo ai rappresentanti dei precari della casa e degli eventuali beneficiari del Piano Casa, di apportare un contributo significativo per rispondere ai reali bisogni delle famiglie interessate. 

I dati purtroppo sono impietosi e ci restituiscono tutta la drammaticità delle 983 mila famiglie, che l’Istat nel 2023 annunciava, in povertà assoluta e in affitto (circa centomila in più rispetto al 2021).

Eppure i dati parlano chiaro nella loro nuda crudeltà: mentre il sistema comunale di emergenza abitativa della città di Reggio Calabria è paralizzato  ( negli ultimi 3 mesi ci sono state 5 assegnazioni  di alloggi dopo  6 anni di attesa ) nel solo 2022, nella  Città   il numero delle sentenze di sfratto  da eseguire è stato di 218  . Erano  i provvedimenti di sfratto emessi dal Tribunale di Reggio Calabria negli anni 2020 e 2021 in cui c’era il blocco delle esecuzioni degli sfratti per la pandemia da covid 19; provvedimenti  la cui esecuzioni ha avuto inizio nel  2022  in quanto il blocco è cessato il 31 dicembre 2021. Ma a questi  sfratti si sono  aggiunti quelli emessi dal Tribunale nel 2022 e nel 2023. 

Questa è una gravissima situazione di emergenza abitativa  che   sta colpendo   la città,  per la quale il Comune e la Prefettura non hanno ancora assunto alcun provvedimento . 

Gli sfratti continuano incessanti nonostante i richiami del Comitato Onu sui diritti umani, intervenuto più volte su sollecitazione dell’Unione Inquilini e a seguito di appositi ricorsi, con i quali ha chiesto, con atto formale,  di ottemperare a quanto sancito dal Patto internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (art. 11).

Per questo con Unione Inquilini  chiediamo al Governo di rifinanziare immediatamente per il 2024 il fondo sociale affitti ed il fondo  morosità incolpevole cancellato dalla recente Legge di Bilancio; chiediamo un finanziamento straordinario per i comuni al fine di acquisire gli alloggi degli enti pubblici e privati per  poter creare in tempi rapidi uno stock di abitazione ed  avviare percorsi reali per il passaggio da casa a casa per i nuclei sotto sfratto. Chiediamo di recuperare, a partire dal 2024, le decine di migliaia di alloggi ERP, oggi inagibili, per renderli immediatamente disponibili per l’assegnazione, ma anche di disporre l’apertura in ogni Prefettura di tavoli per una gestione sociale delle esecuzioni e  finanziare in modo strutturale  un piano di incremento di alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale, a partire dalla prossima legge finanziaria.

Per la città di Reggio Calabria chiediamo che il Comune provveda a trasferire al settore alloggi popolari il personale necessario; che provveda ad effettuare le  verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari insieme alle Forze dell’Ordine dello Stato per evitare che si sviluppi nuovamente il mercato illegale degli alloggi; che utilizzi il finanziamento di 11 milioni di euro  del Decreto Reggio per l’acquisto di alloggi da assegnare e che venga avviata  l’equa dislocazione abitativa  delle famiglie del ghetto di Arghillà utilizzando il finanziamento Pinqua.  

Abbiamo un Piano e la nostra voce in rappresentanza delle persone che vivono questa drammatica situazione non deve  essere messa a tacere .

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