Palmi, revocata l’autorizzazione al Centro diurno Emmanuele. Mattiani: «Incomprensibile»
Il consigliere regionale: «La struttura non può e non deve chiudere. Sarò al fianco della mia gente»
«Nei giorni scorsi, nello specifico lo scorso 5 marzo, il Comune di Rosarno, nella qualità di Comune capofila dell’Ambito territoriale sociale di Rosarno, composto da Gioia Tauro, Melicuccà, Palmi, Rizziconi, per l’appunto Rosarno, San Ferdinando e Seminara, ha avviato il procedimento di revoca dell’autorizzazione e accreditamento del Centro diurno per persone disabili “Emmanuele” di Palmi. Una scelta che reputo non soltanto incomprensibile rispetto alle motivazioni sottese, ma anche gravemente lesiva di interessi particolarmente importanti, in quanto potrebbe comportare la chiusura di una struttura che oramai da decenni, sotto la guida di un autentico monumento di solidarietà e legalità come don Silvio Mesiti, opera a supporto e protezione dei più deboli, i nostri disabili». È quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Mattiani.
«Il Centro diurno “Emmanuele” – continua – è un’autentica eccellenza del nostro territorio, all’interno del quale si può trovare soltanto amore, professionalità, solidarietà, pace e accoglienza, tutti elementi che vengono donati quotidianamente da personale altamente qualificato e da volontari. Si tratta di un vero e proprio punto di riferimento per un intero territorio, che non può essere messo in pericolo da rilievi sollevati contro la struttura che, oggettivamente, sono da considerare di particolare tenuità e che non possono in alcun modo giustificare un così grave provvedimento. A ciò va aggiunto che il Centro diurno “Emmanuele” nei giorni scorsi ha trasmesso al Comune di Rosarno un’apposita relazione tecnica contenente le indicazioni e le esplicazioni necessarie che, anche alla luce delle statuizioni di cui ai regolamenti regionali in materia dettate per i centri diurni, non interpretabili in senso difforme rispetto al dato letterale, consentono di poter tranquillamente considerare come superate le “criticità” sollevate dall’Ambito di Rosarno.
A nulla sono valse le richieste di verificare sul posto l’ottemperanza o meno alle prescrizioni, nessun effetto hanno sortito le spiegazioni fornite dalla struttura, mentre non sono state prese in minima considerazione le spiegazioni fornite circa alcuni evidenti fraintendimenti sui locali verificati. Inoltre, a nulla sono valsi i tentativi della Regione Calabria di fungere da mediatore imparziale in questa triste vicenda. In data 02.04.2024 l’ultimo tentativo di trovare una soluzione con una riunione da remoto promossa dalla Regione Calabria che, purtroppo, ha registrato una netta chiusura da parte del Comune di Rosarno, Comune Capofila dell’Ambito cui spetta per legge la competenza. Questo quanto emerso nel corso dell’ultimo incontro tenutosi. Rimango incredulo e sbigottito. Su di una cosa sono certo: il Centro diurno “Emmanuele” non può e non deve chiudere. Chi vorrà assumersi una simile responsabilità deve sapere che io continuerò a essere al fianco della mia gente, del mio territorio e, soprattutto, di chi non ha alcuna responsabilità, i nostri disabili».