lunedì,Aprile 29 2024

Caulonia, il Tarantella Festival storicizzato ma senza programmazione: confronto aperto in Consiglio

Il presente e il futuro della kermesse di musica popolare al centro del civico consesso

Caulonia, il Tarantella Festival storicizzato ma senza programmazione: confronto aperto in Consiglio

Storicizzato sì (dalla Metrocity), programmato no. È il grande equivoco del Kaulonia Tarantella Festival, la kermesse di musica etnica che quest’anno spegnerà 26 candeline e che è stata al centro di un confronto nel corso di un consiglio comunale aperto, convocato per discutere insieme alla cittadinanza del futuro della manifestazione che, secondo la minoranza, fatica ancora a compiere il definitivo salto di qualità «Sicuramente avere 49 mila euro di finanziamento dalla Città Metropolitana di Reggio è una buona base dalla quale partire – ha espresso il capogruppo di opposizione Luana Franco – ma è necessario garantirsi anche un sostegno economico regionale più cospicuo. Stiamo parlando di un festival che deve puntare a superare i confini regionali per arrivare ad una risonanza nazionale. Recriminiamo la mancanza di una programmazione che deve incidere all’interno di un progetto a lungo termine. Non si può continuare ad organizzare il festival di anno in anno senza una visione complessiva e futura».

In attesa di capire se il festival godrà di un contributo della Regione dal bando per i grandi eventi, sembra ormai tramontata l’idea di costituire una fondazione per garantire stabilità all’evento sul modello di altre manifestazioni, puntando sulla qualità della proposta artistica. «È intenzione di questa Amministrazione comunale rendere più condivisa possibile la realizzazione del festival più importante non solo di Caulonia ma di tutta la Regione» è il pensiero del sindaco Franco Cagliuso, a cui ha fatto eco quello dell’assessore comunale alla cultura Antonella Ierace. «E’ un festival che rappresenta la nostra identità e ne sentiamo il peso, ma siamo costretti a scontrarci con i tecnicismi – ha rimarcato – Siamo un ente in dissesto che non dispone delle risorse economiche da poter destinare alla realizzazione del festival. Per cui dobbiamo attendere l’esito del bando regionale. E’ una manifestazione che ha una sua struttura da anni, ma che può essere migliorata con il contributo di tutti».

Al dibattito, aperto agli interventi del pubblico in sala, ha partecipato anche il maestro Mimmo Cavallaro, per diversi anni direttore artistico della manifestazione cauloniese. «Se oggi c’è gente impegnata nella promozione della cultura popolare il merito è soprattutto di questo festival – ha osservato il re della musica popolare calabrese – Mi auguro che questo bando riesca a dare subito il finanziamento alla kermesse per programmare con tranquillità il cartellone dell’edizione 2024. Senza garanzie economiche nessuno si assumerà la responsabilità di impegnare gli artisti a partecipare. Sono cose che vanno fatte con serietà e rispetto per loro».

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