Parlamentari e voti ribelli, Cannizzaro guida la classifica che non ti aspetti

di Pablo Petrasso – Sarà una forma di ripicca per i suoi emendamenti bocciati (come quello per la stabilizzazione dei tirocinanti o sui tagli ai fondi del Pnrr per la Sanità) o forse l’anelito di autonomia di chi si trova stretto tra le maglie dell’obbedienza parlamentare.

Com’è come non è, Francesco Cannizzaro – uno dei pasdaran tra i berluscones calabresi – è finito sul podio dei deputati ribelli. La rilevazione di Openpolis svela che il deputato di Forza Italia ha espresso 198 voti in dissenso rispetto al proprio gruppo, nonostante alla Camera ricopra il ruolo di vicepresidente di Fi alla Camera. Nel dettaglio i voti ribelli sono arrivati per 94 volte sugli Ordini del giorno, 66 su emendamenti e il resto su altre consultazioni non finali.

Più ribelle di Cannizzaro soltanto la deputata della Lega Silvana Comaroli, eletta in Lombardia e inarrivabile con le sue 433 votazioni in dissenso rispetto alla linea del gruppo. A un’incollatura dal parlamentare reggino – che è anche il segretario regionale azzurro – c’è l’ex ministro Dario Franceschini, che si è espresso diversamente dal gruppo in 193 occasioni e quasi sempre su emendamenti. Anche il suo è un caso particolare: è un dirigente storico del Pd che peraltro, nell’ultimo congresso, si è schierato a favore della segretaria attuale.
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