venerdì,Maggio 17 2024

Ospedale Polistena, Tripodi invita Occhiuto alla manifestazione del 4 maggio

Il monito del sindaco al governatore: «Non la mette sulla competizione con me per quello che è stato fatto per questo nosocomio, perchè ne esce perdente»

Ospedale Polistena, Tripodi invita Occhiuto alla manifestazione del 4 maggio

Ieri, in occasione della Festa dei lavoratori, il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, dall’interno dell’ospedale cittadino, ha voluto rivolgere – attraverso un video pubblicato sulla sua pagina Facebook – i suoi personali auguri al governatore Roberto Occhiuto, focalizzando l’attenzione sulla manifestazione da lui indetta per il 4 maggio, a difesa della sanità e in particolare del nosocomio polistenese. «Sono qui per rivolgere un buon Primo maggio al presidente Occhiuto – ha esordito il primo cittadino – perchè siamo rimasti un po’ sconcertati circa alcune parole che ha utilizzato il presidente proprio la vigilia di questa giornata che è la festa dei lavoratori e che è stata conquistata con lotte per i diritti con grandi manifestazioni di popolo.

Ecco sentire dalla bocca del presidente che le manifestazioni non servono a nulla, che la manifestazione del 4 maggio organizzata per difendere il diritto alla salute e la sanità pubblica, quasi non si capisce perché si sia organizzata, è un po’, riteniamo, in contraddizione con quella che è la cultura democratica che la nostra Costituzione ci insegna. Quindi, il clima sappiamo bene quello che è in Italia, ma non vorrei che il presidente Occhiuto fosse un po’ contagiato da questa atmosfera che non è bella, e che un po’ piega anche le sacche di dissenso, cercando di oscurare le proteste. Non possiamo assolutamente oscurare quello per cui manifestiamo, indipendentemente dal fatto che abbiamo richiesto – perché io sono stato anche alla Regione il 15 aprile insieme al sindaco di Locri – anzi ho incontrato anche il presidente Occhiuto e gli ho spiegato laddove doveva essere corretto il decreto. Anzi pensavo, in un primo momento, che non fosse stato lui, che l’avesse fatto come dire in buona fede tra virgolette, perché sappiamo bene che questi decreti vengono confezionati anche da tecnici, però alla luce dei fatti, mi pare che non è così, visto che dal 15 aprile ad oggi non è stato cambiato nulla».

Il sindaco continua dicendo che il governatore gli aveva detto «che comunque avrebbe valutato una possibile correzione del Dca 78, nella parte in cui dice espressamente che l’ospedale di Polistena nella Piana, insieme agli altri presidi esistenti, una volta realizzato l’ospedale nuovo a Palmi sarà cancellato, perché l’ospedale di Palmi è concepito nel Dca 78 a firma di Occhiuto, come sostitutivo di tutti i presidi esistenti. Allora noi questo non possiamo accettarlo. Non l’abbiamo accettato ai tempi di Scura e abbiamo fatto le stesse proteste e manifestazioni, tant’è che il commissario Scura, dopo un abbaglio iniziale, è stato costretto col Dca 64 del 2016 a cancellarlo. Però, francamente, io non credo più alle parole, anche della rappresentanza politica regionale, nella figura di Occhiuto e nella doppia veste di presidente e commissario, ci vorrebbe far credere, dal momento che il Dca 78 non è uscito così dal nulla ma è preceduto da un altro Dca di luglio del 2023, sempre a firma di Occhiuto, dove stranamente noi leggiamo la stessa dicitura che prevede, una volta costruito l’ospedale di Palmi, la cancellazione del presidio ospedaliero di Polistena.

Ora è chiaro – continua Tripodi – che chiediamo anche questo con la manifestazione, perché la cosa principale è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma il vaso era già colmo, perché questo ospedale ha bisogno di interventi urgenti, ha bisogno di personale che venga a lavorare nei reparti, ha bisogno di essere rimodernato. Occhiuto non può attivare una sorta di competizione anche con il sottoscritto per il solo fatto di avere aggiustato il Pronto soccorso. Il mio impegno per l’ospedale di Polistena è stato 10 volte quello del presidente Occhiuto, che è da poco sì alla guida della Regione Calabria, ma noi abbiamo fatto finanziare e realizzato la pista dell’elisoccorso, per 530mila euro di investimenti, ancora prima la sala morgue realizzata con fondi che la provincia mise a disposizione dell’Asp grazie al sottoscritto, abbiamo speso al tempo circa 200mila euro con fondi dei Prusst. Ma poi il sottoscritto, nella qualità di sindaco, ha messo a disposizione e ristrutturato alcune delle strutture territoriali che ospitano al momento servizi dell’Azienda ospedaliera, come ad esempio il 118 e su questo torneremo, perché anche lì si è fatta la scelta di cancellare la Centrale operativa, inspiegabilmente, a Reggio Calabria e trasferirla a Catanzaro, lasciando aperta però stranamente quella di Cosenza.

Quindi non è neanche una centrale dell’emergenza di bacino regionale, pertanto è anche questa una scelta parziale e discriminatoria nei confronti della provincia di Reggio Calabria. Ma come pure ospitiamo i poliambulatori dell’Azienda ospedaliera a costo zero e abbiamo ospitato fino a qualche tempo fa anche il consultorio e altri servizi territoriali. Quindi che non la metta sulla competizione il presidente Occhiuto, tra quello che ha fatto Tripodi per l’ospedale e quello che ha fatto lui, perché ne esce perdente. Invece, discutiamo del presente e del futuro. Siamo andati, ripeto, il 15 aprile, lontano dai riflettori, perché non ci piace metterci in mostra, abbiamo parlato e abbiamo detto quali sono le criticità per questo ospedale. Innanzitutto, la questione degli spazi strutturali – afferma il sindaco di Polistena -. Non si vede in questi decreti un fondo che sia destinato alla riqualificazione del presidio e questo è un altro segnale che va verso la cancellazione del nostro presidio ospedaliero. Non raccontiamo frottole e non facciamo storie su Instagram solo per lanciare degli slogan, perchè gli slogan devono essere accompagnati da contenuti e sono gli stessi contenuti che noi vogliamo che i cittadini sappiano alla manifestazione del 4 maggio.

Nella piattaforma che abbiamo realizzato per il 4 maggio non c’è solo la cancellazione dell’ipotesi sostitutiva di Palmi rispetto alla sanità esistente nella Piana e quindi anche dell’ospedale di Polistena, nella piattaforma si dicono altre 15 o 20 cose, numerate per punti, tra cui ad esempio ciò che dicevo prima, del ripristino della Centrale operativa del Suem 118 su Reggio Calabria. Ma non solo questo, noi chiediamo che gli atti aziendali vengono attuati, che venga istituita l’Emodinamica, proprio perché c’è l’elisoccorso, che venga istituita l’Oncologia. Non basta l’ambulatorio, perché siamo un presidio che da linee guida nazionali, avrebbe dovuto avere al proprio interno il reparto di Oncologia. Quindi, il presidente Occhiuto, non può ridurre questa grande manifestazione di popolo a una protesta così. Sarà invece, sono convinto, una protesta a cui parteciperanno anche altre realtà territoriali, perché siamo stanchi. Non si può sentire che è un presidente dica che ha fatto in 30 mesi ciò che è in Calabria non è stato fatto in 30 anni. Sicuramente in trent’anni la Calabria doveva fare meglio e di più, ma di sicuro non ci possiamo prendere in giro.

Quindi caro presidente – conclude Tripodi – visto che il 15 aprile io sono venuto e l’ho anche invitata alla manifestazione a venire e a dire sul palco di Polistena quali sono i suoi impegni – oltre a cancellare quella dicitura assurda – per il futuro dell’ospedale di Polistena, affinché rimanga anche quando sarà costruito l’ospedale di Palmi, perché le ho spiegato, quando sono venuto a trovarla, quello di Palmi è un ospedale che è stato concepito all’inizio non baricentrico, visto che doveva, con la sua esistenza, associarsi all’offerta sanitaria esistente, pertanto all’ospedale di questo territorio che è già sottodimensionato in termini di posti letto. Quindi, un altro ospedale può solo aiutare a crescere e a raggiungere i Lea in questo territorio dove sono calpestati da anni. Io le rinnovo l’invito ad essere presente alla manifestazione, a salire insieme a me sul palco, anche in contraddittorio, non c’è nulla di male. Però lei non sta parlando con l’ultimo sindaco di provincia, lei sta parlando con Michele Tripodi, sindaco di Polistena, che ha una storia nelle lotte a difesa di questo ospedale e posso pure dire che, se questo ospedale ancora esiste, è principalmente anche grazie all’impegno che ci abbiamo messo in questi anni».

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