venerdì,Aprile 26 2024

Granillo pieno, il ricordo di Tolotti e i complimenti del Südtirol: lo “stile Reggina” è tornato

Reggio Calabria ha un bisogno genuino e assoluto di sentirsi rappresentata dalla Reggina e vedere avversari sconfitti sul campo ma comunque grati per l’ospitalità non può che inorgoglire qualunque cittadino, prima ancora che un tifoso

Granillo pieno, il ricordo di Tolotti e i complimenti del Südtirol: lo “stile Reggina” è tornato

«A Reggio ho trovato una bella ospitalità, è stato bello essere qui». Le parole sono di Leadro Greco, allenatore ad interim del Südtirol, uscito nettamente sconfitto dalla sfida di ieri contro la Reggina di Pippo Inzaghi. Un 4-0 netto, perentorio, che comunque non ha tolto all’allenatore degli altoatesini la voglia di complimentarsi con il club e l’ambiente amaranto. Un segnale importante che evidenzia un fattore extracalcistico che non può che far piacere: la Reggina, oltre a curare l’aspetto sportivo, è tornata ad essere attenta ai dettagli e allo stile.

Accoglienza

Già nel pre-partita lo si era capito, con il patron Felice Saladini ad accompagnare i dirigenti dei biancorossi in visita al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria per vedere i Bronzi di Riace, reduci dal compleanno numero 50 dalla propria riemersione dal mare. Un segnale di accoglienza, rispetto e valorizzazione del territorio: tre punti, probabilmente, erano già arrivati prima del fischio d’inizio della partita. Senza contare, poi, il bell’omaggio pensato dal club per il compianto Gustavo Tolotti, bandiera della Pallacanestro Viola, scomparso in estate: emozioni ulteriori colorate di neroarancio, sulla via di un abbraccio fra le due realtà che, negli anni d’oro dello sport reggino, era prassi.

Pienone

Dettagli, pensieri e idee che fanno la differenza nel riaccendere una città che s’infiamma più per questo, per certi versi, che per i colpi di calciomercato. Reggio Calabria ha un bisogno genuino e assoluto di sentirsi rappresentata dalla Reggina e vedere avversari sconfitti sul campo ma comunque grati per l’ospitalità non può che inorgoglire qualunque cittadino, prima ancora che un tifoso. L’apertura del Sant’Agata della scorsa settimana ha permesso ai tifosi di riavvicinarsi ai propri colori, fisicamente e emozionalmente, producendo un Granillo da 11.504 cuori pulsanti. Un dato che in riva allo Stretto non si vedeva addirittura da prima del covid: si parla di Reggina-Monopoli del marzo 2020, con 12.046 tifosi sugli spalti. Nei due anni successivi, complice la pandemia, il top erano stati gli 8.693 spettatori di Reggina-Parma nella scorsa stagione, con una squadra in rampa di lancio e il ritorno di uno come Buffon al Granillo.

I venti sembrano soffiare diversamente rispetto al recentissimo passato, anche in virtù di scelte fuori dal campo che piacciono e non poco.

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