Elettrico. L’ambiente Reggina vive un momento di piena gloria: la squadra di Inzaghi è prima in classifica in Serie B. Certo, qualcuno potrebbe obiettare: sono appena cinque le giornate disputate e anche lo scorso anno l’allora formazione di Aglietti veleggiava in vetta prima di naufragare nei noti problemi. Eppure qualcosa di diverso c’è.
Innanzitutto, è la percezione esterna ad essere diversa: questa Reggina non sembra essere un fuoco di paglia, sia in città che nella considerazione nazionale. La squadra costruita in estate ha una credibilità che l’anno scorso, semplicemente, mancava. I numeri lo testimoniano: Menez e compagni vantano il miglior attacco e la miglior difesa della B e sono la squadra che ha mandato in gol il maggior numero di calciatori (9). In qualsiasi modo la si veda, la Reggina sta dimostrando di essere una grande squadra.
E di avere una grande tifoseria. Anche qui, le cifre sono importanti: 11mila col Südtirol, 13mila col Palermo, 605 a Pisa. In casa e in trasferta il popolo amaranto è presente, in una maniera che tanto ricorda i tempi di platino della storia del club dello Stretto.
Il merito, fin qui, è di un ottimo lavoro svolto dalle parti del Sant’Agata. Da patron Saladini fino all’ultimo dei magazzinieri: si rema insieme, la gente lo capisce e vuole partecipare. Col Cittadella è atteso un altro pienone per spingere ancora più in alto la Reggina. Reggio non si vuole svegliare, gli amaranto continuare a sognare.