Reggina: adesso fiducia nei ricorsi, soprattutto al Coni

Poteva andare decisamente peggio. La Reggina esce con quattro punti in meno dalla seconda udienza al Tribunale Federale Nazionale, che portano a sette il totale della penalizzazione inflitta agli amaranto per i deferimenti per le scadenze saltate a febbraio e marzo. Un bilancio pesante, che porta la squadra di Inzaghi da quello che sarebbe stato il settimo posto e i playoff alla necessità di guardarsi le spalle per evitare brutte sorprese.

Speranza Coni

La Reggina dovrà fare quanti più punti possibile nelle tre giornate finali: Como e Ascoli in casa e Bari fuori. C’è bisogno di ritrovare la convinzione calcistica e arrivare a conquistare sul campo quanto più si possa. Del resto, pur con il -7, gli stessi bianconeri distano solamente quattro lunghezze e c’è uno scontro diretto da giocare al Granillo. Poi quello che succederà fuori dal rettangolo verde, si spera, possa aiutare. La società punta tantissimo sul percorso giudiziario: si ritiene, sottolineiamolo ancora, di aver operato nel giusto e c’è la forte convinzione che i successivi gradi di giudizio possano dar ragione. Anche solo una riduzione potrebbe essere decisiva, sebbene in via delle Industrie si nutre la speranza di poter ridurre del tutto quanto tolto.

Tempi

A far sperare, in particolar modo, sarà il ricorso eventuale al Coni. Da capire, però, quali saranno i tempi tecnici: giovedì 11 si terrà l’appello per la prima penalizzazione; arrivare al Coni prima dei playoff (che inizieranno il 25 giugno) non sarà semplice, ma è lì che la via intrapresa dal club di Felice Saladini potrebbe trovare considerazione. La Lega B osserva gli sviluppi della vicenda Reggina, facendo i conti con un altro segno meno arrivato in classifica: quello del Parma, sanzionato con un punto per per il mancato versamento delle ritenute Irpef relative alla mensilità di febbraio entro il termine del 16 marzo.

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