sabato,Aprile 27 2024

STORIE DI ARTI E MESTIERI | Dal  dono di Dioniso, lo zibibbo della Costa Viola

La comunità dei viticoltori custode di un patrimonio di vigneti. Nata come comunità Sloow Food per il recupero dei terrazzamenti costieri

STORIE DI ARTI E MESTIERI | Dal  dono di Dioniso, lo zibibbo della Costa Viola

Se parliamo di Calabria non possiamo non parlare del vino. L’origine del vino e della vite vanta un passato d’eccellenza che sopravvive tutt’oggi nonostante il passare dei secoli. Furano i greci, che trasferitisi lungo le sue coste,  portarono un nobile dono, la vite. Chiamarono la Calabria Enotria, Oinotròi sigillando così un patto indissolubile. Diverse le zone d’eccellenza del vino in Calabria, così come le varietà di uve. Oggi raccontiamo la storia di un vitigno che dà vita ad un vino liquoroso e profumato, lo zibibbo.

Lo zibibbo è sia il nome del vitigno che il vino liquoroso che se ne ricava. L’origine del nome deriva dall’arabo zabīb (uva passita) e indica una varietà di uva egiziana introdotta dai fenici. A trasformare in eccellenza lo zibibbo la cooperativa AgriCostaviola. Il consozio si trova nell’area della Costa Viola, a Bagnara Calabra in provincia di Reggio Calabria. L’area è incastonata in un anfiteatro naturale che le regala un panorama unico. Le colline che la circondano sono coltivate a vigneti nella tipica forma terrazzata e producono una delle specialità gastronomiche che l’hanno resa famosa appunto lo zibibbo.

Come nasce la cooperativa?

«L’idea scaturisce nel 2020, quando i fondatori della comunità per il recupero dei terrazzamenti costieri e le piccole aziende agricole locali decidono di fondare assieme la cooperativa, trasformando l’interesse per il recupero del territorio, in una vera e propria passione, avvalendosi delle risorse di una terra profondamente vocata all’agricoltura».

Chi sono gli artefici di questa collaborazione?

«La comunità dei viticoltori custode di un patrimonio di vigneti. Nata come comunità Sloow Food per il recupero dei terrazzamenti costieri della Costa Viola, ha coniugato negli anni un’opera preziosa di recupero delle aree terrazzate e dei sentieri costieri per la valorizzazione di questa terra. Nel 2020, diventa cooperativa agricola con l’impegno a mettere in rete risorse, relazioni e competenze con l’obiettivo di esprimere le potenzialità del territorio e ricreare nuove sinergie tra turismo e qualità dei prodotti».

Gramà, la punta di diamante

Punta di diamante dell’AgriCostaViola è il Gramà. 100% zibibbo della Costa Viola. Dal colore giallo oro porta con sé profumi di zagara, agrumi e note floreali intense. Al palato si presenta con sentori di frutta. Gramà dal gusto pieno e delicato è un vino da tutto pasto, e da aperitivo accompagna benissimo piatti a base di pesce e formaggi delicati.

A cosa si deve questo nome?

«Il termine Gramà viene dal nome della parete rocciosa che regge l’altopiano che si erge di fronte al porto di Bagnara».

Rossi

«I nostri rossi più “importanti” sono il Donna Caterina e il Nero Aspromonte. Entrambi fatti di nerello calabrese. Sono vini strutturati, da bere da settembre in poi. Andiamo orgogliosi anche del nostro Brezzolino, vino rosso da bere fresco d’estate, che proviene da uve della Costa Viola. Su questo stiamo rielaborando un progetto per realizzarlo con un altro vitigno antichissimo della nostra costa. Il “Donna Caterina” è un vino rosso ambrato. Morbido al palato sprigiona note di ciliegio e mandorlo. Ideale per antipasti, primi di terra, secondi e bruschette di pane. Il “Nero Aspromonte” ha un colore rosso rubino. Al palato risulta persistente ed intenso, dal corpo deciso ha sentori di frutti rossi e mandorlo».

Oltre al vino: wine tour

AgriCostaViola non ha lasciato nulla al caso pur di far apprezzare e scoprire la bellezza del suo territorio organizzando dei “wine tour”. Percorsi a tappe, come quello che prende avvio dall’antico mulino del borgo Ceramida, ripercorrendo le antiche vie del vino lungo via Parmento, per arrivare alle lussureggianti tenute dove si possono assaporare i prodotti Agrì Costa Viola e gustare vini indimenticabili.
Antichi sentieri, come quello Francese, e terrazzamenti affacciati sul Tirreno, per escursioni che proseguono in barca sulle rotte di Ulisse e alla scoperta di oasi naturali, come la magica Cala Janculla. I Wine Tour sono un calendario fatto di eventi, un vero e proprio percorso con lo scopo di unire ai famosi itinerari costieri e al vino, le arti visive, le tradizioni locali e la cucina del territorio.

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