Coronavirus a Reggio Calabria, la Uil chiede che fine ha atto il reparto Covid a Melito Porto Salvo

Riceviamo e pubblichiamo

Si apprende in data odierna attraverso gli organi di stampa che dalla giornata di ieri, sabato 14 novembre, sono state avviate le procedure di trasferimento all’Ospedale Covid di Gioia Tauro dei pazienti che non necessitano più di cure presso il    GOM di Reggio Calabria. 

A seguito del recente  incontro in Prefettura richiesto dal sindaco della Città Metropolitana alla presenza del vertice dell’ASP di Reggio Calabria, veniva assicurata l’ attivazione del reparto Covid attraverso una procedura d’urgenza anche per l’assunzione del necessario personale medico e paramedico con una operazione prevista nell’ambito del programma Pon Metro e lo stanziamento di una somma di 1 milione e 700mila euro per una residenza Covid.

Non si hanno più notizie, invece, per l’altra struttura Covid, prevista a Melito Porto Salvo ed a cui erano stati anche assegnati 10 lettini elettrici dal sindaco della Città metropolitana oltre a barelle appositamente allestite per il trasporto di pazienti affetti da Covid.

Poiché il piano faceva parte di una serie di programmi che erano previsti per l’area della Citta Metropolitana e che l’Asp avrebbe dovuto realizzare sul nostro territorio e che ad oggi non si hanno più notizie del previsto reparto Covid a Melito P.S., dell’esito dei lavori eseguiti allo scopo oltre che  delle somme impiegate, si chiede a   S. E.  di voler sollecitare la Commissione straordinaria dell’ASP a fornire ogni utile risposta in merito alla mancata attivazione del reparto Covid a Melito P.S. e i motivi della mancata apertura, alla luce dei numerosi focolai presenti nell’area grecanica.

Il Segretario Territoriale Uil Nicola Simone

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