Arghillà, inaugurato il nuovo polo sanitario di prossimità

Una nuova sanità che ritorna ad abitare i luoghi di margine dove condizioni di fragilità economica e sociale determinano un progressivo arretramento dei diritti compresi quelli di salute. Dopo l’esperimento ben riuscito a Pellaro da oggi ad Arghillà di Reggio Calabria è operativo il nuovo polo sanitario di prossimità, nato dalla sinergia tra l’energica volontà di Lino Caserta, l’idea di Ecolandia, l’amministrazione comunale di Reggio Calabria, che ha messo a disposizione i locali e i finanziamenti della fondazione Vismara di Milano.

La mancanza di servizi pubblici vitali come i presidi sanitari o le scuole comporta un progressivo arretramento dei diritti compresi quelli di salute le attività sanitaria prevedono un impegno prevalentemente concentrato sulla prevenzione e l’assistenza delle maggiori emergenze epidemiologiche del territorio. Un lavoro cominciato qualche mese fa, che progredendo di giorno in giorno, è fiorito in un quartiere difficile e bisognoso come quello di Arghillà.

Forte del sogno, realizzato dal nulla a Pellaro, ma anche con l’umiltà che lo contraddistingue, Lino Caserta che della fondazione Ace è il responsabile, si definisce un volontario e ricorda il lavoro delle ultime settimane.  «Da quando il nostro Tonino Perna ci ha garantito il sostegno della Fondazione Peppino Vismara di Milano, al momento in cui il progetto è stato finanziato, nel giro di pochi mesi abbiamo realizzato questa struttura.

Abbiamo accelerato per dare una risposta alle esigenze nate dalla pandemia, di stare sul territorio, di fare prevenzione, salvaguardia della salute per evitare non solo le pandemie da virus come il covid, ma anche le pandemie da patologia cronica. Il polo di sanità pubblica di prossimità, un nuovo paradigma della sanità che è stato già pensato ma che solo ora trova pratica attuazione grazie alla sollecitazione della pandemia.

Prossimità non significa contrastare la pandemia ma mettere in atto una serie di misure che sono di ordine sociale e culturale per impedire che le persone si ammalino, un modello che proponiamo al paese. Una realtà in cui ogni colleghi medici entusiasti di portare il loro contributo e forte ed animata dalle tante associazioni che qui hanno operato e che ora cominciano a trovare un polo di riferimento per dare una risposta complessa ad una criticità che si presenta complessa».

«Un esempio di civiltà per la medicina territoriale. Credo che serve offrirlo come esempio di mobilitazione sociale, ecco cosa si può fare: se si ha la voglia, un obiettivo chiaro i soldi si trovano». Spiega Tonino Perna, nella duplice veste di vicesindaco da un lato e, dall’altro, responsabile di Ecolandia, il gruppo di persone da cui l’idea è nata. «Vedendo il centro Ace di Pellaro che non conoscevo, due anni fa, ho pensato, al presidente della Fondazione Vismara, Paolo Morelli che, quando ha visto l’idea, ha deciso di finanziarla. Ma senza l’amore, l’esperienza e la capacità di Lino Caserta non si sarebbe fatto nulla».

La struttura è stata benedetta dal vescovo Giuseppe Fiorini Morosini. Presenti, tra gli altri, il presidente del consiglio comunale Enzo Marra, gli assessori Demetrio delfino, Giuseppe Marino, Irene Calabrò e le realtà che operano nel territorio di Arghillà.

Ace Arghillà, servizi disponibili

Presso il polo sanitario di prossimità è possibile accedere ai servizi di chirurgia, diabetologia, dietistica ematologia, endocrinologia e patologia gastroenterologia, medicina interna,, ostetricia, psicologia, psichiatria. Di prossima istituzione Orl e reumatologia. Per accedere agli servizi è necessario prenotarsi presso la sede del polo sanitario di prossimità dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12.30 o presso lo sportello sociale e del comitato di quartiere o al centro ascolto della parrocchia nei giorni di attività all’interno della struttura.

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