Potenziare l’ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena e avviare al più presto i lavori dell’ospedale unico di Palmi, per assicurare finalmente il diritto alla salute ai cittadini della Piana. Questo lo scopo del flash mob organizzato dall’associazione “Progetto città della Piana”, tenutosi ieri mattina davanti al nosocomio polistenese, che ha visto la copiosa partecipazione di cittadini, sindaci (Cittanova, Melicucco, Giffone, Serrata, Scido) con in testa il presidente dell’associazione dei sindaci della Piana “Città degli ulivi” Francesco Cosentino, associazioni, sindacalisti e operatori sanitari. Presenti anche don Pino De Masi, referente di “Libera”, il consigliere regionale Marcello Anastasi e Michele Galimi, portavoce del Comitato per la salute nella Piana.
Un unico coro per evidenziare la necessità di potenziare il presidio ospedaliero di Polistena, – dotato anche di eliporto – peraltro l’unico ancora funzionante ormai rimasto nella Piana e per chiedere l’avvio immediato dei lavori dell’ospedale unico di Palmi, già progettato e finanziato, per il quale si aspetta la costruzione da oltre 13 anni. L’Associazione, così come fatto nei precedenti 7 flash mob organizzati finora, ha chiesto anche la creazione di Case della Salute laddove sono previste e di conseguenza il ripristino degli ex presidi ospedalieri, alcuni ormai dismessi, di Taurianova, Cittanova, Palmi e Oppido Mamertina, nonché il rilancio dell’ospedale di Gioia Tauro, così come proposto dal Consiglio comunale della stessa cittadina. “Città della Piana” ha esortato anche all’istituzione dell’Hospice di Melicucco per i malati oncologici, bloccato dall’allora commissario alla Sanità Scura, e all’istituzione di un servizio psichiatrico e di salute mentale.
«Per prima cosa – ha esordito il presidente dell’Associazione Armando Foci – bisogna dare priorità all’ammodernamento dell’ospedale di Polistena, utilizzando il finanziamento già erogato di 9,5 milioni di euro, con l’installazione della Rmn e l’assunzione d’urgenza del personale necessario. È assurdo che dopo tre mesi dall’arrivo a Polistena della nuova risonanza magnetica nucleare, ancora non è stata messa in funzione perchè l’Asp di Reggio Calabria non ha provveduto ad assumere personale specializzato». Foci ha poi sollecitato l’immediato inizio dei lavori dell’ospedale di Palmi, il riutilizzo delle strutture dei 7 ex presidi ospedalieri esistenti sul territorio e l’avvio dell’Hospice di Melicucco.
A fargli eco Vincenzo Amodeo, responsabile della Cardiochirurgia dell’ospedale polistenese, il quale ha denunciato che l’intento è quello «di impedirci di rilanciare l’ospedale di Polistena, ma noi non ci arrenderemo tanto facilmente e continueremo a migliorare la qualità dei servizi, così come stiamo già facendo nel reparto di Cardiochirurgia». «I sindaci della Piana – ha affermato Francesco Cosentino – si propongono, insieme alle associazioni, come i soggetti attivi nella realizzazione di una sanità migliore e allo stesso tempo pretendono un piano concreto per le vaccinazioni anti Covid».
Il consigliere regionale Anastasi invece, ha sostenuto che «soprattutto in questa fase di emergenza pandemica il Consiglio regionale ha il dovere di discutere delle questioni sanitarie». Diversi sono stati gli interventi al dibattito, tutti concordi sul fatto che bisogna tutelare il diritto alla salute dei cittadini, tra i quali il vicepresidente di “Progetto città della Piana” Luigi Ottavio Cordava, del segretario della stessa associazione Aldo Polisena, Sasà Albanese del comitato “Siderno lotta” e Eliana Ciappina, assessore del comune di Palmi. Al termine dell’incontro, l’Associazione ha comunicato che nei prossimi giorni incontrerà il commissario alla Sanità Guido Longo, al quale verrà consegnato il progetto per la creazione della “Rete della medicina territoriale nella Città della Piana – Analisi e proposte competenti per rigenerare gli ex 7 presidi ospedalieri e il mai nato Hospice di Melicucco», redatto con il contributo delle migliori professionalità mediche e paramediche.