Coolap: «Il commissario Longo condanna a fine certa i servizi psichiatrici»

«Si sta sempre più concretizzando la fine certa dei servizi psichiatrici e il declino economico di intere famiglie di lavoratori. Il commissario Longo non ha ancora reso noto come e soprattutto se intende pagare gli arretrati dei servizi resi che contano ben quattro mesi e in dirittura d’arrivo il quinto». Questo l’ennesimo grido d’aiuto dei lavoratori della Coolap rappresentati da Vincenzo Barbaro, Filippo Lucisano e Giuseppe Foti che da questa mattina sono tornati a manifestare alla sede Asp di Reggio Calabria sita in via Diana n°3.

«Noi lavoratori siamo seriamente indignati per tale indolenza che mette la nostra dignità e quella dei tanti pazienti sotto i piedi, perché non si considera il suo principio di inviolabilità, fondato sui diritti costituzionalmente e umanamente riconosciuti. Caro commissario, perdonateci la presunzione, ma per capire di disabilità è necessario accettare la diversità come ricchezza e tutelarla a costo di tutto perché fa parte della storia dell’uomo e lo arricchisce. Contrariamente ci vediamo costretti a lottare allo stremo delle nostre forze per i diritti violati e poter andare avanti con il servizio o meglio il nostro mandato morale e sociale. Perdonateci un piccolo, ma più che mai un esaustivo, inciso della scrittrice Federica Morrone: “la diversità richiede impegno, coraggio, pazienza, ma regala la gioia della scoperta, l’avventura del viaggio, il rischio del confronto e l’audacia del mettersi in discussione.”

Crediamo fortemente che queste qualità dalle nostre parti mancano da tempo e ci si nasconde dietro una burocratica senz’anima e senza cuore. Non riusciamo proprio a capire il perché di tanta rigidità che è una forza non reale che cresce generando sempre più disuguaglianze a beneficio di un ideale di perfezione pericoloso che non accetta la fragilità umana e oggi più che mai la sua necessità di essere ascoltata, valorizzata e tutelata».

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