Guardie mediche Pellaro, Calanna e Gallico, Ancadic: «Postazioni operative nonostante i pericoli segnalati»

«Stentiamo a credere che un’azienda sanitaria preposta a curare la salute delle persone e a salvare la loro vita possa disattendere un provvedimento emesso a tale fine da sé stessa, facendo sì che i pazienti cerchino salvezza tra i pericoli». Esordisce così Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic, che racconta come la sua associazione, «nei mesi di gennaio e di aprile scorsi, chiedeva alle articolazioni dell’Asp di Reggio Calabria, al commissario alla Sanità della Calabria Guido Longo e al Comune di Reggio Calabria, notizie circa le criticità riscontrate dai Nas nei locali sede delle postazioni di Guardia medica di Calanna e di Gallico e se le stesse fossero state rimosse.

Il dirigente medico del Dipartimento Ufficio Igiene e Sanità Pubblica – U.O. Igiene e Sanità Pubblica di Reggio Calabria, con puntualità riferiva che dagli atti d’ufficio risulta che l’Asp, nella persona del responsabile dell’Ufficio Tecnico ha posto in essere attività, per la quale, per la postazione di Guardia medica di Calanna è stato redatto un progetto di adeguamento dei locali, computando anche gli importi di spesa e si era in  attesa dal mese di gennaio della definizione di un accordo tra Asp e Comune di Calanna atto a dare seguito. Mentre con riferimento ai locali di Guardia medica di Gallico, la proprietà ha provveduto ad eseguire gli interventi di messa a norma secondo le indicazioni dettate proprio dall’Ufficio tecnico Asp, che ne riferisce la conformità alle normative vigenti e alle prescrizioni impartite dai Nas».

Al tal riguardo, con nota dello scorso 10 maggio, l’Ancadic sollecitava l’Amministrazione comunale di Calanna «a determinarsi sull’accordo tra Asp e lo stesso Comune e si chiedevano notizie circa la definizione dell’accordo in parola. Lo scorso 13 maggio il sindaco del Comune di Calanna con puntuale, esaustiva e articolata comunicazione riferiva che: “Come da verbale Asp prot.3041/18 del 09/08/2018, a seguito delle criticità segnalate dall’Asp in merito alla postazione di Guardia medica di Calanna, via Bruca, lo scrivente ha subito indicato un immobile di proprietà comunale sito in Via Impero Sup, nella frazione  di Milanesi di Calanna che l’Asp ha valutato come idoneo per il trasferimento della Guardia medica rinviando al mese di settembre 2018 un sopralluogo tecnico più approfondito degli adeguamenti necessari.

Tale sopralluogo è avvenuto in data 22/11/2018 e tutti i tecnici dell’Asp presenti hanno confermato l’idoneità dei locali, previo adeguamento dell’immobile alla funzione di conseguenti lavori, previo ottenimento delle piante planimetriche da parte del Comune. Durante il sopralluogo lo scrivente ha manifestato l’impegno da parte di questo Comune a concedere in comodato gratuito l’immobile e di farsi carico per intero delle spese connesse all’energia elettrica. In data 26.11.2018, questo ente ha trasmesso come da accordi le piantine restando in attesa dello schema di convenzione e della successiva stipula. Da quella data questo Ente resta in attesa del ricevimento della suddetta convenzione e del relativo progetto. Durante le ripetute interlocuzioni telefoniche l’Asp ha rappresentato, dapprima, che ancora non era stato redatto tale progetto e successivamente che il computo era stato chiuso e che si resta in attesa da parte degli organi decisionali di vertice di ricevere l’assegnazione delle somme, per poterci proporre uno schema di convenzione e avviare i lavori di adeguamento”».

Crea afferma che «visto che il servizio di Guardia medica di Pellaro e di Calanna stranamente continua a operare,  tra i pericoli, come confermato dai medici di turno da me contattati in data 8 maggio 2021 e visto le notizie discordanti  dell’Asp e certificate dalla corrispondenza del Comune di Calanna, in data 17 maggio 2021, abbiamo chiesto al Ministro e al Sottosegretario alla Salute un’ispezione diretta presso i locali di Gallico per riscontrare se i lavori siano stati eseguiti a norma  di  legge  e  che  si  provvedesse  ad  eseguire  i lavori presso la Guardia medica di Calanna e definire la convenzione  tra Asp e Comune di Calanna in modo chiaro ed inequivocabile. È stato altresì chiesto di individuare i locali ove trasferire la postazione di Guardia medica di Pellaro e il poliambulatorio, affinché vengano assicurati alla popolazione i servizi garantiti dalla legge trattandosi di una popolazione di circa 30 mila abitanti. In merito alle nostre richieste non abbiamo ricevuto alcuna riposta da parte del Comune di Reggio Calabria, nè dal Commissario alla Sanità della Calabria Guido Longo».

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