giovedì,Maggio 16 2024

Asp di Reggio Calabria, la Uil denuncia: «Dirigenti Medici percepiscono indennità che non spettano loro»

Per il sindacato si tratta di «lauti emolumenti stipendiali collegati a prestazioni economiche contrattuali che si riconducono a competenze collegate ad incarichi apicali quali quelle di Direzione di Struttura Complessa e/o di Struttura Semplice Dipartimentale»

Asp di Reggio Calabria, la Uil denuncia: «Dirigenti Medici percepiscono indennità che non spettano loro»

Riceviamo e pubblichiamo da Nicola Simone segretario territoriale Uil

Questa Segreteria come per come già ampiamente  dimostrato nel tempo, ha  denunciato  ripetutamente  sia alla precedente triade Commissariale (Meloni, Ippolito e Giordano) che all’attuale Commissario Straordinario ( Scaffidi ) il fatto che numerosi Dirigenti Medici in servizio presso l’ASP percepiscono da tempo indennità stipendiali non a loro spettanti in quanto privi di alcun titolo o diritto. Trattasi di lauti emolumenti stipendiali collegati a prestazioni economiche contrattuali che si riconducono a competenze collegate ad incarichi apicali quali quelle di Direzione di Struttura Complessa e/o di Struttura Semplice Dipartimentale. 

Tali dipendenti non solo non svolgono queste  funzioni ma sono assegnati di fatto  in ambiti lavorativi diversi da quelli per i quali sono assunti e, inoltre, tali ambiti  non risultano ricompresi, in quanto non previsti, dall’atto aziendale tra le strutture complesse o semplici dipartimentali, a cui competono invece compensi contrattuali notevolmente maggiori rispetto a quelle realmente dovuti da  contratto da costoro.

Ciò premesso e poiché i fatti denunciati rappresenterebbero un ulteriore danno economico per l’Azienda con reati  perseguibili penalmente, si chiede alle SS.LL., nel caso lo ritenessero opportuno, di attivare  apposita  indagine sui fatti sopra richiamati al fine di individuare i responsabili dei reati di natura amministrativa, penale e del loro conseguente danno erariale prodotto, ammontante a somme veramente considerevoli per un’Azienda già severamente compromessa dal debito corrente ed alla luce anche  delle ultime vicende giudiziarie collegate all’inchiesta “Inter nos” che hanno portato all’arresto, tra gli altri, di dirigenti di strutture complesse in atto in servizio oltre a quelli già collocati in pensione.

Considerato quanto già esposto, e:
– Atteso che a nessuna delle precedenti segnalazioni, divenute denunce pubbliche vista la loro pubblicazione sugli Organi di Stampa, è stato dato riscontro dai vertici aziendali;
– Visto che il gruppo di dirigenti interessati dal pagamento illecito di prestazioni stipendiali è stato individuato e, del quale, è disponibile relativo elenco facilmente acquisibile a richiesta;
– Atteso che ad oggi non è pervenuta alcuna opposizione o debito chiarimento in ordine alla denuncia presentata dallo scrivente sindacato UIL FPL;
– Visto che, tra l’altro, in detto elenco sembrerebbe comparire, tra gli altri, il nominativo di un dirigente legato all’attuale management dell’ASP;
– Atteso che né la Corte dei Conti, né il Dipartimento della Salute, né la Funzione Pubblica né gli altri Organi governativi preposti alla verifica, appositamente allo scopo coinvolti hanno  inteso avviare opportuna indagine nel tempo al fine di porre termine a tali gravi irregolarità, procedendo magari  al recupero delle somme pari a milioni di euro indebitamente corrisposti e pervenire alla individuazione delle  responsabilità di quanti abbiano avuto e continuano ad avere responsabilità nella vicenda;
– Vista la disastrosa situazione amministrativo-contabile in cui versa l’Azienda, evidenziata  appunto con la recente relazione della Corte dei conti sulla mancata predisposizione e approvazione dei bilanci di esercizio e sulla assoluta inattendibilità dei dati contabili  trasmessi al Ministero della Salute – Corriere Calabria del 28 agosto 2021 “ Debiti incalcolabili e dati inattendibili; all’ASP di Reggio Calabria è sempre estrema patologia contabile”;
– Considerato  che  oltre al danno economico, per come denunciato, sulle indebite corresponsioni economiche concesse a personale dirigenziale non avente diritto, si continua , tra l’altro, a garantire   l’utilizzazione degli stessi dirigenti   in strutture sanitarie  non previste dall’atto aziendale e, comunque, in strutture diverse da quelle per le quali detti sanitari sono stati assunti;per quanto in premessa,

questa O.S. chiede alle SS.LL.II. di voler, qualora lo ritengano opportuno e necessario,  attivare ogni accertamento possibile al fine di  accertare i fatti denunciati e conseguentemente, procedere penalmente nei confronti di coloro che dovessero risultare responsabili di  condotte illecite dal punto di vista penale, amministrativo e contabile.

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