Ancora criticità al Centro dialisi di Taurianova, Pardo: «Servono un medico e quattro infermieri»

Si registrano ancora criticità, dovute alla carenza di personale, al Centro dialisi di Taurianova. A lanciare l’allarme, l’ex presidente del Comitato di tutela “Pro Centro Dialisi di Taurianova” Pino Pardo. «Nel recente passato – ha affermato Pardo – mi sono lungamente impegnato, affinché il Centro avesse serenità nell’operatività, ma nel tempo ho dovuto rilevare, mio malgrado, che il rapporto infermieri/pazienti è venuto meno in maniera determinante, al punto che ora sta per generare la crisi fino a mettere a serio rischio la continuità delle diverse cure per i pazienti che al Centro si rivolgono per le loro necessità; se l’organico non è adeguato alle esigenze, l’assistenza erogata è insufficiente.

Al momento attuale – ha continuato Pardo – il rapporto infermiere/paziente non costituisce sicurezza per i pazienti. Mi duole dover ancora parlare di problemi per il Centro dialisi taurianovese, soprattutto in questo triste periodo di pandemia; desidero quindi sensibilizzare le diverse autorità sanitarie, affinché ciascun dirigente, per la propria competenza, intervenga nell’immediato per dotare la struttura dialitica di Taurianova del personale medico e infermieristico indispensabile. Lontano da me la volontà di causare allarmismi, che non gioverebbero comunque alla causa, ma quanto affermo è supportato da dati precisi».

Detto questo, Pardo ha invitato chi di dovere a visitare il Centro dialisi di Taurianova «per rendersi conto di persona e così verificare, che la situazione da me descritta, divenuta insostenibile, è reale. Perciò sono sicuro di trovare, nelle persone dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, la stessa sensibile fattiva disponibilità operativa che nel passato ho riscontrato e della quale ho manifestato, sincera, ampia e ripetuta riconoscenza nelle sedi istituzionali e non solo. Dati inconfutabili alla mano, ho la fondata ragionevole speranza che i responsabili dell’Asp reggina, anche in questa occasione, non deluderanno le mie aspettative».

L’ex presidente del Comitato di tutela “Pro Centro Dialisi di Taurianova”, ha quindi specificato che allo stato attuale il Centro dialisi conta di «due dirigenti medici in servizio, di cui uno che usufruisce di legge 104, ed uno in procinto di pensionamento; un dirigente medico in servizio in “prestito” da un altro Centro dialisi e un dirigente medico non in servizio (a tempo determinato in scadenza di contratto il 31/12/2021) perché in atto sospeso e non sostituito; cinque infermieri che fanno reperibilità; un infermiere no vax assente non sostituito; un’infermiera trasferita e non sostituita e due infermieri con limitazioni all’attività dialitica.

I dirigenti medici in servizio – ha specificato Pardo – hanno il carico di 17/18 reperibilità al mese; nel caso di pazienti Covid-19positivi, gli stessi medici prestano la loro opera per far dializzare anche questi “particolari” pazienti durante i turni di reperibilità notturna o festiva; devono poi fare i conti con il raddoppio dei turni; con pazienti che arrivano al centro per sottoporsi ad emodialisi n° 50; devono gestire l’ambulatorio trapiantati renali e l’ambulatorio nefrologico, oltre ai pazienti da inserire nella lista per il trapianto.

Tutti gli infermieri invece, hanno mediamente 20/30 giorni di ferie arretrate delle quali non riescono a usufruire per esigenze di servizio; frequentissimi turni di raddoppio soprattutto da parte di chi presta lavoro di reperibilità; a causa della carenza infermieristica, rispetto alle altre due emodialisi aziendali, è stato possibile assicurare la “dialisi vacanza” in misura ridotta rispetto alle tante richieste pervenute».

Dopo aver descritto nei minimi dettagli la situazione in cui versa il Centro dialisi, Pardo ha sottolineato che «nonostante l’impegno profuso dal personale medico e paramedico, al minimo evento imprevedibile (malattia, congedo improcrastinabile etc.) di un medico o di un infermiere, il “sistema” dialisi rischia di andare in serio affanno, al punto di non essere in grado di garantire la dovuta essenziale assistenza ai malati bisognosi di cure “salva-vita”.

Pertanto è assolutamente necessario che venga incrementata la dotazione organica di personale medico e infermieristico dell’Unità operativa Emodialisi di Taurianova, accertata anche la disponibilità di alcune unità di personale infermieristico motivato a svolgere la propria attività lavorativa al Centro. Tale incremento darebbe la possibilità di usufruire del trattamento emodialitico ad un maggior numero di pazienti emodializzati rispetto all’attuale, venendo così maggiormente incontro alle richieste dell’utenza territoriale».

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