lunedì,Maggio 13 2024

Covid, a Taurianova è corsa ai tamponi: l’Usca presa d’assalto con file interminabili

Il sindaco Biasi e il consigliere delegato alla Sanità Scarfò: «Il presidente Occhiuto segua l’esempio di Lazione Toscana ordinando il tampone antigenico per far uscire le persone dall’isolamento»

Covid, a Taurianova è corsa ai tamponi: l’Usca presa d’assalto con file interminabili

Il vertiginoso aumento dei casi di Covid ha scatenato una corsa al tampone che sta paralizzando l’Usca di Taurianova. Da giorni infatti, si registrano file interminabili che dalla sede – sita nell’ex ospedale cittadino – arrivano fino all’inizio del paese.

«Una situazione paradossale – il commento del consigliere comunale con delega alla Sanità Raffaele Scarfò -. Non è ammissibile bloccare in questo modo un’economia già precaria, con la gente costretta a stare chiusa in casa in attesa dell’esito dei tamponi che arrivano in forte ritardo. È necessario che la Regione prenda la decisione di far valere i tamponi antigenici che si fanno nelle farmacie e nei laboratori di analisi, soprattutto per i vaccinati, in modo da permettere a queste persone di tornare alla loro vita di tutti i giorni e soprattutto di lavorare».

«Auspico che il presidente della Regione segua l’esempio dei presidenti di Lazio e Toscana – ha affermato il sindaco Roy Biasi – al fine di evitare questo caos dei tamponi, il cui esito, arrivando in ritardo, sta paralizzando ogni cosa, a partire dalle imprese, al lavoro, fino alle famiglie, che hanno difficoltà pure a poter fare la spesa, visto che sono costrette a rimanere chiuse in casa. Quindi per poter completare il periodo di autoisolamento o quarantena, è necessario far bastare il tampone antigenico che si fa in farmacia o nei laboratori, senza aspettare la conferma dell’avvenuta negativizzazione dell’infezione con il tampone molecolare, rimanendo bloccati per altri sei giorni. Questo dovrebbe valere almeno per i vaccinati.

Il vero rischio, in questa situazione pandemica, lo corrono i non vaccinati. Sono loro che finiscono in ospedale e quindi è chiaro che bisogna adottare un’altra strategia, che può essere un lockdown o qualsiasi altra restrizione. Se non si vogliono vaccinare per le più svariate ragioni, è bene fare qualcosa per evitare che si intasino le terapie intensive, altrimenti non si riuscirà mai a debellare questo virus».

Il primo cittadino ha poi precisato che il Comune sta continuando a dare massimo sostegno al responsabile dell’Usca Giovanni Calogero e al Centro vaccinale, specificando che l’aumento del numero di contagi, quantomeno ha sortito un incremento delle vaccinazioni, con 1.205 dosi inoculate nella sola giornata di ieri. In questi giorni dovrebbe tornare anche l’Esercito per effettuare le vaccinazioni domiciliari.

«Visto che ai vaccinati il virus fortunatamente causa poco più di un raffreddore – ha concluso Biasi – facciamo valere per loro i tamponi antigenici, facendo seguire il percorso dell’Usca solo ai non vaccinati, in modo da sbloccare questa situazione paralizzante sotto tutti i punti di vista». Ad oggi, i positivi sono 421, dei quali 340 a Taurianova centro e 81 nelle frazioni di Amato e San Martino.

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