Coronavirus, guida all’acquisto delle mascherine: ecco quali scegliere

In questa quarta ondata della pandemia di Covid, che vede l’insorgenza della variante Omicron, il numero dei contagi è tornato a salire ripidamente costringendo il Governo ad imporre misure precauzionali più restrittive. Tra queste l’uso delle mascherine Ffp2 per accedere ai luoghi chiusi (cinema, teatro, ecc.), per salire sui mezzi di trasporto o per assistere a manifestazioni sportive.

In questo ultimo periodo si è così registrata un’alta domanda di mascherine che tante volte gli esercizi commerciali fanno fatica a soddisfare. Inoltre, in molti si chiedono come distinguere quelle più adatte. Ecco quindi una guida all’acquisto delle più idonee per ogni situazione.

Le mascherine chirurgiche

Le classiche mascherine chirurgiche vanno considerate come una protezione base contro il contagio da Covid-19 e la relativa variante Omicron. La loro composizione è efficace a bloccare le sole particelle di aerosol di dimensioni più grandi, mentre la forma è meno adatta ad aderire al volto. 

Queste caratteristiche rendono le mascherine chirurgiche adatte all’utilizzo all’aperto e negli ambienti dove il rischio è minore; per gli stessi motivi, sono i dispositivi più economici e semplici da produrre, e sono ormai facili da reperire sia online che offline. L’unico accorgimento da seguire nell’acquisto è assicurarsi che sulla confezione sia presente la marcatura come dispositivo medico CE uni en 14683.

Le mascherine Ffp2

Le ultime disposizioni governative impongono l’uso delle mascherine Ffp2 in tutti gli ambienti considerati più a rischio, ovvero con concentrazioni di persone elevate per periodi di tempo prolungati, ossia mezzi di trasporto, cinema, teatri e manifestazioni sportive. Queste mascherine sono composte da un numero variabile di strati al cuore dei quali è posizionato un filtro con una trama di fibre che cattura anche le particelle più piccole di aerosol; inoltre la loro conformazione le rende più aderenti al volto, impedendo a eventuali particelle di passare alle vie aeree introducendosi dall’alto.

Questi dpi si trovano in farmacia al prezzo calmierato di 75 centesimi ma in caso di emergenza, per fare grandi scorte o per recuperare sempre lo stesso modello e marca, gli ordini online restano però la scelta migliore.

Le Ffp2 lavabili

Trattandosi di dispositivi monouso, le mascherine chirurgiche e Ffp2 che circolano per la maggiore fino a oggi rappresentano una minaccia non indifferente per l’ambiente. Per questo motivo negli ultimi mesi hanno lentamente iniziato a diffondersi anche varianti di mascherine Ffp2 certificate per il riutilizzo. Queste si possono riconoscere da due elementi: il primo è la dicitura accanto alla sigla Ffp2, che reca una “r” di riutilizzabile al posto di un “nr” che sta invece per non riutilizzabile; il secondo è il prezzo, decisamente più alto delle Ffp2 classiche proprio per via del fatto che possono essere reimpiegate.

Alcuni produttori assicurano il riutilizzo dopo 20 lavaggi con acqua e sapone, altri arrivano a 50. Il calcolo da fare per verificare la convenienza del prodotto è sul prezzo della singola mascherina rapportato al numero di lavaggi, confrontato poi con quello di una Ffp2 di tipo non riutilizzabile. Dall’altra parte c’è la valutazione sull’impatto ambientale di questi dispositivi, decisamente minore rispetto a quello delle monouso impiegate in larga scala fino a oggi.

L’alternativa geek

Terminata la prima fase della pandemia, la diffusione delle mascherine in stoffa — o di comunità — ha iniziato a ridursi in favore dei dispositivi medici veri e certificati, via via più reperibili sul mercato. Chi non vuole rinunciare alla protezione né allo stile può continuare a utilizzarle indossandole sopra le mascherine chirurgiche o Ffp2, a seconda dell’occasione.

Per la scienza e per la legge queste mascherine non costituiscono una sufficiente protezione dalla minaccia di Covid-19; non possono essere usate da sole all’aperto sostituendo le chirurgiche, né tantomeno nei luoghi in cui sono richieste le Ffp2. D’altro canto, proprio per questo motivo non sono soggette a certificazione e si possono dunque scegliere liberamente — a patto di indossarle in aggiunta a un dpi valido.

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