venerdì,Maggio 17 2024

Deve essere operata, ma a Reggio non c’è posto. Le dicono che ha il Covid, ma è un falso positivo

L'incredibile disavventura di una donna che, dopo una frattura, non trova posto in provincia di Reggio per essere operata. Va a Soverato, ma dall'Asp reggina arriva il tampone positivo. In realtà non aveva il Covid

Deve essere operata, ma a Reggio non c’è posto. Le dicono che ha il Covid, ma è un falso positivo

Nonostante siano passati ormai due anni dall’inizio di questa pandemia, le assurdità della sanità calabrese continuano a tenere banco. E giorno dopo giorno a raccontare storie di ordinaria follia sono proprio i malcapitati che, covid o meno, hanno necessità e urgenza di usufruire di un sistema sanitario che mostra ancora enormi falle.

«Vi racconto una storia assurda di sanità in provincia di Reggio Calabria – scrive un fratello indignato – Mia sorella giovedì sera cade dalla scala nel suo negozio e si procura una frattura multipla (tibia e malleolo) alla caviglia. Di corsa al PS di Locri effettua un primo tampone antigenico per accedere, poi le fanno il molecolare. Effettua gli esami di rito che gli vengono prima refertati a Locri e poi a Polistena. Secondo i medici serve una operazione urgente con innesto di una placca al piede. Intanto le fanno un gesso che parte dal piede e copre tutta la gamba (foto). Dovrebbe essere subito ricoverata ma né Locri, né Polistena, né Reggio hanno posti disponibili. Verso la mezzanotte si trova un posto a Soverato, in ortopedia. Dopo una lunghissima attesa di una ambulanza, arriva a Soverato alle 5 di mattina».

Già fin qui la storia basterebbe a far sollevare un polverone ma alla cronica carenza di posti e personale sanitario siamo ormai quasi abituati. Ma il racconto procede e a peggiorare la situazione non poteva che essere il covid. «Ad ogni modo il reparto a Soverato è ottimo, sono bravi, gli mettono l’articolazione in trazione e riescono a sistemarla riducendo la frattura scomposta. Le fanno un altro gesso che, dopo la trazione, gli ha ridotto i dolori lancinanti. Intanto gli viene programmato l’intervento urgente per lunedì. Venerdì alle 18 accade una cosa incredibile! La chiamano dalla prefettura di Reggio Calabria per comunicargli che l’esito del tampone molecolare del giovedì processato il giorno dopo dall’asl di Reggio Calabria è risultato positivo. Panico in ospedale, non sanno come fare. Soverato non ha il centro covid. Le alternative sono poche. O viene trasferita al centro covid di Lamezia in attesa di essere negativizzata oppure si deve dimettere perché lì non può stare. I medici impietositi gli fanno un tampone antigenico di terza generazione che da esito negativo. Intanto noi da qui non sapevamo cosa fare, impotenti in balia di eventi assurdi.Parlo con l’ospedale per richiedere se possono fare un ennesimo tampone molecolare per fare annullare il positivo fatto ieri a Locri ma non ci sono i tempi e non vogliono rischiare di tenerla lì con un sospetto covid in corso.

(Da precisare che mia sorella aveva avuto il covid e si era negativizzata, con tanto di tampone molecolare usca, giorno 8 gennaio u.s.). Alla fine, grazie al buon cuore di un infermiere che lavora a Soverato, di Siderno, mi faccio rassicurare sulla possibilità di farla stare a casa in quarantena in attesa dell’operazione senza che vorrà rischi. Chiamo mia sorella, che intanto si era dimessa e troviamo un modo per riportarla a casa in sicurezza. Ora io ero sicuro, e lo erano anche a Soverato, che lei fosse assolutamente negativa. Lo hanno dimostrato 2 tamponi antigenici di terza generazione contro un molecolare processato a Reggio Calabria ( non il primo falso positivo). Ma il bello deve ancora venire. Prima di lasciare l’ospedale di Soverato,. Verso le 21 di sera , mia sorella viene sottoposta ad un tampone molecolare che sarebbe stato processato questa mattina, mentre lei era già a casa. Intanto, costretta praticamente ad andarsene, ha perso il posto in ospedale e la possibilità di curarsi con urgenza visto che l’intervento previsto per lunedì è saltato e chissà quando potrà farlo. Ma l’incredibile succede questa mattina! L’esito del tampone molecolare fatto a Soverato è risultato NEGATIVO!!! Ora io mi chiedo come si possa continuare a tenere in vita l’azienda sanitaria di Reggio Calabria in queste condizioni. Credetemi se vi dico che sarebbe meglio chiuderla, tutta».

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