Ospedale di Oppido, il ritardo di un’ora dell’ambulanza dopo un incidente riaccende la polemica

Il “Comitato spontaneo 19 febbraio a difesa dell’ospedale Maria Pia di Savoia di Oppido Mamertina” continua a raccogliere consensi e proprio ieri pomeriggio ha ricevuto la visita dell’infettivologo Rubens Curia, ex dirigente del dipartimento Tutela della salute della Regione, nonché portavoce di “Comunità competente”. Curia, interfacciandosi con i cittadini – che da quasi due mesi presidiano il nosocomio al fine di scongiurarne la chiusura e farlo riconoscere quale presidio di zona disagiata – ha dato delle dritte sulle prossime proposte da presentare all’Asp.

«Dopo aver parlato un po’ di tutte le criticità della sanità calabrese – ha raccontato a Ilreggino.it la portavoce del Comitato Margherita Mazzeo – e di quella che è l’attività svolta da Comunità competente, anche attraverso l’elenco dei finanziamenti recuperati, Rubens Curia ci ha dato delle indicazioni circa i servizi che potrebbero essere richiesti per il territorio. Intanto ci ha consigliato di seguire un doppio binario, oltre a quello già intrapreso di chiedere il riconoscimento di presidio di zona disagiata, anche quello di avanzare proposte che riguardano tutti i servizi territoriali che potrebbero e dovrebbero esserci a Oppido. Possiamo dire che c’è stato un proficuo dialogo e ora auspichiamo che nasca una stretta collaborazione, alla luce del fatto che, dal canto suo, ha già cominciato a tenerci aggiornati sulle varie iniziative di Comunità competente. Questo è un ottimo modo per fare rete con quelle realtà che già da tempo si occupano di queste problematiche. Loro sono 59, tra associazioni e comitati, che giornalmente si battono per la difesa dei diritti e l’applicazione dell’articolo 32 della Costituzione».

Nel ringraziare Rubens Curia per l’incontro avuto, dal quale sono emersi «tanti spunti di riflessione e soprattutto consigli che custodiremo sviluppandoli in nuove proposte da indirizzare agli organi competenti», la portavoce del Comitato ha posto l’attenzione su quanto successo subito dopo e che ha costretto il Comitato a inviare una nuova segnalazione di disservizio all’indirizzo del commissario straordinario dell’Asp Lucia Di Furia, del governatore Roberto Occhiuto e del garante regionale della Salute Anna Maria Stanganelli. Secondo quanto riferito, intorno alle 19.20 di ieri, due 14enni mentre si trovavano a bordo di uno scooter, all’incrocio tra via don Sturzo e corso Mittica, sono stati travolti da un auto che non ha rispettato lo stop. Fortunatamente i due giovani indossavano il casco e questo ha permesso loro di salvarsi la vita, dal momento che hanno riportato gravi lesioni.

Ciò che ha fatto indignare i cittadini e soprattutto il Comitato è stato l’enorme ritardo col quale è arrivata l’ambulanza. Ritardo che ha portato il Comitato a intervenire immediatamente con una Pec, nella quale veniva segnalato quanto successo. «La presente – si legge – per denunciare il cronico e inaccettabile ritardo dell’intervento del 118 in soccorso a due minorenni coinvolti in un incidente stradale. È inaccettabile e contrario a qualsiasi principio di diritto lasciare due 14enni per oltre 50/80 minuti riversi sull’asfalto ad attendere l’arrivo dell’ambulanza – una delle quali giunta in loco senza medico a bordo – sotto gli occhi increduli e preoccupati dei loro cari. Con la presente sollecitiamo una riorganizzazione della gestione dell’emergenza urgenza che tenga conto delle reali esigenze del territorio e delle caratteristiche orografiche», così come richiesto nel documento redatto dal Comitato e inviato agli stessi indirizzi, nei giorni scorsi.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google