Ospedale di Oppido, il Comitato 19 febbraio fa rete

Ancora una volta occhi puntati sull’ospedale di Oppido Mamertina. Non si arrende il Comitato spontaneo 19 febbraio, che da quasi tre mesi presidia il nosocomio cittadino, con l’intenzione di difenderlo con le unghie e con i denti e di ottenere che venga riconosciuto ospedale di zona disagiata. Convinti che l’unione faccia la forza, i cittadini hanno cominciato a fare rete, incontrando e sposando la causa di altri comitati, che come loro, lottano per una sanità equa e soprattutto garantita a tutti i cittadini. Sulla scia di questo assunto, il Comitato ha organizzato per domenica 14, alle 18, nel piazzale antistante l’ospedale, dove da quasi 90 giorni insiste il suo sit-in permanente, un incontro con cittadini, comitati, associazioni e quanti si vogliono unire alla loro lotta in difesa del Maria Pia di Savoia.

«Accade spesso che il concetto di “fare rete” venga ripetuto come un mantra per infondere coraggio senza sortire alcun risultato concreto – ha spiegato il Comitato 19 febbraio sulla propria pagina Facebook -. Spesso risulta difficile trovarsi, riconoscersi e iniziare a condividere un percorso inizialmente caratterizzato solo da fatica e forse, solo in un secondo momento, da risultati concreti. Noi vogliamo tessere questa rete coinvolgendo tutti i portatori di interessi che lottano per difendere il diritto alla salute dei cittadini calabresi. Sarà un’occasione per conoscersi, ma soprattutto per discutere delle possibili proposte condivise. Riportiamo l’uomo e il “malato” al centro, parlando di sanità territoriale. Sarà una straordinaria domenica di partecipazione. La rivoluzione parte da Oppido Mamertina e dal Comitato 19 febbraio a difesa dell’ospedale Maria Pia di Savoia».

Il Comitato ha quindi elencato quanti hanno già aderito all’iniziativa, confermando la loro partecipazione: il “Comitato spontaneo a tutela della salute” di Polistena, “DifendiAmo l’ospedale di Locri”, il “Movimento 14 luglio” di Nicotera, “Cittadinanza attiva” di Vibo Valentia, il “Comitato San Bruno” e “Serra al centro” di Serra San Bruno, il “Coordinamento sanità 19 marzo” di Lamezia Terme, il “Comitato Calabria sociale” di Tropea, il “Comitato pro ospedale del Reventino” di Soveria Mannelli, “Le lampare” di Cariati, “Comunità competente”, “Progetto città della Piana”, l’associazione “Mediterranea”, l’associazione “Pro Salus” di Palmi e un’attivista di San Marco Argentano.

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