Ospedale di Oppido, il Comitato incontra il direttore del Suem 118

A seguito «dello scambio epistolare resosi necessario dopo, il tristemente noto, incidente del 4 aprile», allorquando il presunto ritardo delle ambulanze giunte sul posto per soccorrere i due giovani rimasti feriti, fu denunciato pubblicamente dal “Comitato spontaneo 19 febbraio a difesa dell’ospedale Maria Pia di Savoia”, il direttore del Suem 118 Domenico Minniti ha incontrato la portavoce Margherita Mazzeo e un attivista, per chiarire su quanto accaduto. «Siamo entrati nel cuore pulsante della centrale operativa del 118 della Città metropolitana – ha fatto sapere il Comitato attraverso la propria pagina Facebook -. È proprio in quelle stanze dove giungono tutte le nostre chiamate d’emergenza che il direttore Minniti ci ha ricevuto. Infatti, a seguito dell’ultima missiva a lui indirizzata, lo stesso procedeva a contattare telefonicamente la nostra portavoce Margherita Mazzeo invitandola a recarsi in centrale, al fine di fare chiarezza sull’accaduto.

Invito accolto positivamente e con la volontà di creare una comunicazione efficiente e positiva al servizio di tutti gli utenti di Oppido e dell’intero territorio aspromontano. Abbiamo potuto conoscere una persona di elevato spessore umano e professionale con il quale auspichiamo di continuare a dialogare, al fine di segnalare le criticità vissute nella quotidianità. È fondamentale creare una rete di dialogo costruttivo ed efficace a difesa dei diritti di tutti i cittadini dell’area aspromontana e preaspromontana». Detto questo, il Comitato ha sottolineato di aver «approfittato dell’occasione concessa per segnalare tutte le criticità riscontrare nel servizio di gestione dell’emergenza urgenza in un’area disagiata come Oppido.

Un dialogo sincero e senza filtri nel quale abbiamo ribadito che l’ambulanza non potrebbe mai essere in grado di raggiungere Oppido nei 20 minuti previsti dai Lea, come l’ambulanza di stanza a Oppido non potrebbe mai raggiungere l’ospedale spoke di riferimento nei tempi previsti dalla legge. Abbiamo anche ascoltato e constatato le criticità dal loro punto di vista. In modo particolare il direttore del Suem 118 ritiene che sovente, forse troppo, si abusa di questo prezioso servizio di emergenza sanitaria, mettendo in vero pericolo chi ne ha veramente e urgente bisogno. Ritiene pertanto necessario sensibilizzare l’utente a chiamare il 118 solo in situazioni di criticità clinica che potrebbero evolvere in maniera drammatica nel giro di pochi minuti (codice rosso), o in un paio di ore (codice giallo).

Puntualizzazione – sostiene il Comitato – alla quale tiene molto il direttore Minniti, costretto a far fronte a reali casi di emergenza e a non poter intervenire con tempestività a causa di chiamate non giustificate che tengono impegnate inutilmente le ambulanze. Ci sono tutti i presupposti professionali e personali per farci riacquistare fiducia nel sistema sanitario. Ognuno deve svolgere il proprio ruolo, il nostro continuerà a essere quello di segnalare le criticità e proporre le possibili soluzioni. Concordiamo su un altro aspetto: l’ospedale Maria Pia di Savoia si trova in zona disagiata e il reparto dovrebbe necessariamente avere un “carrello dell’emergenza”.

Aggiungiamo piccoli pezzi di puzzle e adesso avanti al prossimo step: segnalare le criticità all’ingegnere Minniti, con il quale abbiamo già preso contatti. Ora possiamo dire che le istanze dei cittadini di Oppido sono arrivate nel cuore pulsante della centrale operativa e speriamo che questo cuore batta sempre a difesa della vita. Naturalmente – ha concluso il Comitato – non è mancato il nostro invito al direttore Minniti a venire a trovarci a Oppido per educare all’utilizzo del servizio di emergenza 118, ma soprattutto per avere nuovamente contezza della reale situazione in cui operano i sanitari del 118».

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