Ospedale di Locri, manca il materiale di consumo: elettroencefalogramma ancora fermo

A due mesi dall’assunzione del tecnico, ancora presso l’Ospedale di Locri non è attivo il servizio di elettroencefalogramma. Secondo quanto si è appreso, l’esame non può essere eseguito a causa della mancanza del materiale di consumo che consente di mettere in funzione i macchinari. Fino allo scorso autunno l’esame diagnostico da diversi anni non veniva più effettuato nella struttura di contrada Verga a causa della cronica carenza di personale nei reparti. Soltanto grazie all’appello di Simona Coluccio, presidente dell’associazione Comma Tre e mamma di una bambina con gravi disabilità, grazie ad una equipe medica giunta nella Locride da Catanzaro, è finalmente entrato in funzione. Poi però più nulla.

A denunciare il disservizio è stato il presidente del comitato civico “Difendiamo l’Ospedale” Bruna Filippone: «Ci chiediamo questo tecnico per due mesi cosa abbia fatto visto che è impossibilitato a fare ciò per cui è stato assunto – è la dura presa di posizione dell’attivista locrese – Ci chiediamo anche da dove deve arrivare questo benedetto materiale di consumo, dall’altra parte dell’Universo? Continuamo a non capire se non si sa fare o non si vuole fare, e tra le due cose non sappiamo quale eventualmente sia la peggiore».

Soltanto due settimane fa la garante regionale della salute Anna Maria Stanganelli, a margine di un sopralluogo all’ospedale locrese, aveva annunciato «Significativi passi avanti per l’ottimizzazione di prestazioni e servizi».

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