Locri, sospesa la navetta per l’ospedale: il caso sul tavolo della Regione

«Il problema è innanzitutto la mancanza di buon senso e di solidarietà dei sindaci nei confronti della popolazione. E la verità è che non ci sono al momento le risorse per garantire il servizio». Così il presidente del tribunale per i diritti del malato Pino Mammoliti, a pochi giorni dalla soppressione del servizio navetta per i pazienti pendolari da piazza stazione verso l’ospedale di Locri. «Il servizio era attivo dal 2000 con un protocollo regolarmente inteso tra la municipalità locrese e la ditta – ha aggiunto Mammoliti -. L’improvvisa soppressione rappresenta una ulteriore mortificazione nei confronti dei cittadini e un’emergenza sociale di primo ordine».

Intanto proprio ieri si è tenuto ieri un incontro convocato dal vicesindaco di Locri Alfredo Cappuccio per trovare una soluzione al problema. Cappuccio ha anche interessato della questione il presidente dell’associazione dei comuni della Locride Vincenzo Maesano. A seguire l’evolversi della situazione è anche l’assessore regionale e già primo cittadino di Locri Giovanni Calabrese. «Per quel che mi risulta è un servizio privato – ha dichiarato Calabrese a margine di una recente iniziativa pubblica – mai sovvenzionato dai comuni né dalla Regione. Stiamo studiando se ci sia una soluzione perché questa società privata non rientra nel sistema dei trasporti regionali del traffico urbano. Ci saranno delle procedure di affidamento, ma bisogna reperire le risorse. E’ una soluzione allo studio e che stiamo valutando con il presidente Occhiuto».

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