lunedì,Giugno 17 2024

Sanità, la Fials denuncia il raffreddamento delle relazioni sindacali con la Regione

Il segretario generale Ferraro: «Lo stato della Sanità in Calabria impone provvedimenti drastici che vanno oltre l’assunzione del personale»

Sanità, la Fials denuncia il raffreddamento delle relazioni sindacali con la Regione

Il segretario generale del sindacato autonomo sanità Fials della Calabria Bruno Ferraro, ha inviato una lettera al commissario sanità Calabria Occhiuto e al sub commissario Fantozzi. Con tale nota  Ferraro oltre a denunciare l’immobilismo e il raffreddamento delle relazioni sindacali con la Regione che determina, ai  sensi dell’art. 7 del CCNL 2019/2021 Sanità, un deficit nella programmazione e gestione del personale, chiede che vengano erogate a dicembre 2023, ai sensi dell’art 3 del Decreto Legge 145/2023 Anticipi, le somme previste dallo stesso a titolo d’anticipo nel CCNL 2021/2024 peraltro abbondantemente scaduto.

La Fials Calabria, sindacato che alle ultime elezioni 2022 delle Rsu ha conseguito il 20% dei voti superando sindacati storici come la Uil e Cgil, ritiene non più praticabile la proroga del Decreto Calabria. Tale decreto già prorogato per ben 3 volte, comporterebbe la proroga del commissariamento e della mancata nomina dei direttori generali delle Aziende sanitarie, condizione essenziale per la programmazione 2023/2025. «Lo stato della Sanità in Calabria impone provvedimenti drastici – afferma Ferraro – che vanno oltre l’assunzione del personale e investono la competenza professionale più che l’appartenenza politica. Sarebbe opportuno – conclude il segretario generale – che la Meloni, nella riforma costituzionale che prevede l’elezione diretta del premier, inserisca il ritorno del Ssn nell’alveo statale, sottraendolo alle Regioni, terreno di condizionamento politico e non professionale».    

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