Stabilizzazioni lsu/lpu a Mammola, Princi: «Atto di coraggio del sindaco Raschellà»

«Atto di coraggio del sindaco Raschellà, stabilizzati 13 ex Lsu\Lpu». Così Stefano Princi, segretario provinciale della Uiltmp a proposito del Comune di Mammola. «In un momento di profonda crisi che attraversa tutta la penisola ma, in modo particolare, la Calabria, il lavoro capillare portato avanti dalla UilTemp mira a tamponare una vera e propria emorragia. Mentre i giovani continuano a scappare c’è chi resta e combatte tutti i giorni per garantire i diritti dei lavoratori».

Nel lavoro di controllo del territorio, con l’obiettivo di stabilizzare tutti i precari, Princi a Mammola ha trovato porte aperte e istituzioni ben disposte a collaborare per il bene di 13 lavoratori. «Nonostante le difficoltà che incontriamo dialogando e collaborando con gli enti territoriale – conferma il segretario provinciale – a Mammola abbiamo trovato voglia e coraggio. Abbiamo incrociato un sindaco coraggioso, Stefano Raschellà che, nonostante il Governo centrale sia in fase di approvazione dell’emendamento che confermerebbe la proroga di un altro anno che storicizzerebbe le risorse nazionali, ha deciso di non attendere. Anticipando i tempi Raschellà ha dimostrato di avere a cuore le sorti dei lavoratori e delle loro famiglie. Non solo, la decisione presa, evidenzia come sia massima l’attenzione nei confronti dell’intera comunità per la quale sono fondamentali queste risorse».

Sarà, dunque, un Natale più sereno per 13 famiglie. In particolare ad essere stabilizzati saranno 8 uomini e 5 donne. Di queste risorse 6 saranno impiegate a 26 ore e il resto a 20. «Un passo importante che si arricchisce di significato in un territorio delicato come la Locride – conferma Princi – tanti sono stati gli incontri per arrivare al risultato finale. Ma noi non ci arrendiamo e continueremo a sostenere le realtà territoriali affinché i lavoratori possano, dopo anni di precariato e sacrifici, vedere garantire diritti che, ripetiamo, non andrebbero elemosinati e, a queste latitudine, purtroppo il condizionale è un obbligo.Basti pensare che a Mammola, come nel resto degli altri Enti, la situazione di precariato perdura da molti anni. Purtroppo non abbiamo trovato la stessa disponibilità a Caulonia dove l’amministrazione, dimostrandosi ostile e chiusa al confronto, non si è schierata dalla parte dei lavoratori, condannando uomini e donna all’ennesimo anno di precariato, privi di qualsivoglia certezza. Il nostro invito – ha concluso Princi – è sempre quello di aprire le porte al confronto perché solo attraverso il dialogo civile e rispettoso si possono superare anche gli ostacoli più proibitivi».

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