Slitta il vertice di maggioranza. Caos a palazzo San Giorgio

Periodo turbolento, per usare un eufemismo, dentro la maggioranza che sorregge l’amministrazione del sindaco Giuseppe Falcomatà. Dopo gli scossoni dati dalle defezioni di Nicola Paris e Demetrio Marino, consiglieri delegati e adesso candidati con il centrodestra, ci ha pensato il capogruppo del Pd Antonino Castorina ad accendere la miccia chiedendo un definitivo chiarimento e un cambio di passo. Come se non bastasse il sistema di gestione dei rifiuti è nuovamente in crisi e la rivoluzione annunciata da Armando Neri con l’internalizzazione affidata a Castore è slittata almeno fino a marzo, viste le complicazioni insorte con Avr e con il piano di rientro dal debito.

Una situazione così incresciosa da convincere l’amministratore unico Giuseppe Quattrone a dimettersi, o quanto meno a “fare il gesto”, considerato che l’atto era atteso e propedeutico alla formazione del nuovo consiglio d’amministrazione. Quattrone che ha già chiarito di restare a disposizione del Comune e della stessa Castore (e verrà sicuramente inserito nel nuovo cda) ha solo provveduto ad accelerare i tempi per provare a dare una scossa.

Ma ad agitare piazza Italia ci sono tantissime questioni. Come si ricorderà Tonino Nocera si era dimesso dalla carica di presidente della Commissione “Politiche sociali” e ancora non è stato sostituito. Ci hanno con una riunione dell’organismo che dovrà essere guidato da Antonio Ruvolo, ma non è stato possibile completare l’iter. La minoranza ha chiesto la vicepresidenza e la maggioranza ha tentennato provocando la reazione del centrodestra che ha abbandonato la riunione invalidandola per assenza del numero legale.

In questo scenario si inserisce anche la nuova voce relativa a un nuovo  consigliere di maggioranza che sarebbe pronto a lasciare dopo diversi contatti avuto sempre con Fdi.

Un caos così elevato che ha convinto il sindaco Giuseppe Falcomatà a prendere tempo e a rinviare il vertice di maggioranza che era stato convocato per il pomeriggio di martedì a palazzo San Giorgio. Un momento di riflessione, si spera, potrà servire a rasserenare gli animi a trovare le basi per un confronto comune. Se poi sarà necessario un rimpasto di fine consiliatura per provare blindare i prossimi mesi è argomento che sarà affrontato nelle prossime ore.

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