L’Associazione di Coesione Internazionale Insieme per la Disabilità in cooperazione con la Compagnia Teatrale Amatoriale “Sakinè” presentano l’evento teatrale che si terrà il 29 gennaio alle 20:30 presso il cineteatro Odeon dal titolo: “Non abbiamo visto un Dio ma un giusto”, commedia in due atti scritta da Giancarlo Zurzolo, ispirata a Carlo Angela. La commedia in due atti ci riporta ai temi che in questo periodo sono ricorrenti: il fascismo nell’ignoranza di ieri e di oggi.
Un’incredibile incisione che l’Italia sorretta da fenomeni di razzismo e di odio scandisce a marchio nazista su persone che hanno vissuto i campi di concentramento di Auschwitz e su tutti quelli che non rappresentano determinati canoni di vita per la purezza della razza ariana i cosiddetti untermensch: zingari, comunisti, omosessuali, portatori di handicap e testimoni di Geova.
Carlo Angela, insigne psichiatra antifascista italiano incluso fra i Giusti delle Nazioni riuscì in anni tristi a falsificare cartelle cliniche ricoverando persone perfettamente sane per togliere dalle grinfie al sistema dello sterminio rischiando di essere fucilato.
Su questi frammentari, episodici e sbiaditi ricordi dei sanmauriziesi più anziani tramandati fino ai giorni nostri facendo emergere tutto lo spessore umano di una personalità assai importante sotto gli aspetti scientifico-culturali, politici e morali che sono ripresi dalla commedia.
Configurazioni, che danno un indirizzo di riflessione di ciò che è percepito dalle risposte comportamentali per trasferirli nella coscienza umana e nel riconoscimento della propria esistenza in un pensiero che sviluppa idee, concetti, immaginazioni, desideri, critica, giudizio, raffigurazione del mondo globale.
All’evento saranno premiati gli alunni dell’Istituto Comprensivo Statale Gallico-“Orazio Lazzarino” partecipante al concorso-evento indetto dall’associazione dal tema: “Cosa avrà pensato Carlo Angela (padre di Piero Angela) per evitare la deportazione nei campi di concentramento di molti ebrei ricoverati come falsi pazzi nella struttura psichiatrica nel lontano 1945”.