venerdì,Aprile 26 2024

Strutture commerciali bloccate negli ultimi cinque anni dalla burocrazia comunale

Reggio, la mozione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia che fa il punto sul piano spiagge a sostegno degli operatori commerciali

Strutture commerciali bloccate negli ultimi cinque anni dalla burocrazia comunale

Lidi e strutture bloccate negli ultimi cinque anni dalla burocrazia comunale. La denuncia del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che fa il punto sul piano spiagge a sostegno degli operatori commerciali. “Lidi e mare d’inverno“, il titolo dell’incontro svoltosi stamane, nella segreteria di via Tripepi, presente il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, col sostegno tecnico degli architetti Marcello Altomonte e Filippo De Blasio.

«Abbiamo fatto il punto piano spiagge ed abbiamo raccolto le opinioni di alcuni operatori che sono veramente esauriti da un’amministrazione comunale e una burocrazia che da cinque anni blocca tutto. questa è la sintesi di ciò di cui, anche con i tecnici, gli architetti di Fratelli d’Italia, abbiamo discusso in questi giorni» spiega il coordinatore di Fratelli d’Italia per la Città metropolitana di Reggio Calabria, Massimo Ripepi.

«Negli ultimi 5 anni, l’ufficio urbanistico di palazzo San Giorgio non si sa cosa abbia fatto. A mia precisa interrogazione l’assessore Cama ha risposto in modo superficiale: la verità è che le concessioni sono ferme, anche se la per legge, la finanziaria del 2018, prevede che alcune licenze possano essere confermate per altri 15 anni col silenzio assenso.

Per cui gli operatori non possono organizzare investimenti, assumere personale, decidere di tenere i lidi aperti anche d’inverno, il fondamento dello sviluppo industriale ed economico di questi operatori viene mortificato da dei blocchi continui. Gli operatori devono improvvisare la stagione per vedere come vivere.

Abbiamo fatto una mozione per costringere il Comune a rispondere su questa tematica che hanno limitato e devastato quel poco di economia che c’era nella nostra città, cioè la base di una città turistica. Abbiamo considerato anche il piano strutturale comunale che questa amministrazione vuole approvare fuori dal tempo massimo per dare un segnale di efficienza, ma la città deve sapere – incalza Ripepi – distruggerà e bloccherà la città per i prossimi 40 anni».

La conferenza stampa dunque diventa l’anticipo di una «grande battaglia – chiude ripepi – affinchè Reggio non muoia. A nostro supporto dobbiamo sostenere che già Confindustria e l’associazione degli edili hanno già detto che il piano è un obbrobrio».

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