The dark side of the moon. Luce sul lato oscuro della vita e della memoria

di Fulvio D’Ascola

“The Dark side of the Moon” un insieme di parole che evocano momenti unici. Il lato del  mondo o delle situazioni della vita da comprendere. L’oscurità, sinonimo di lato nascosto consapevole del noi stessi, o dell’inconscio nascosto.

La Luna ,visione irraggiungibile e calpestata dagli astronauti, forma geometrica o sguardo verso il cielo dei sogni e dei momenti sospesi dei ricordi. La luna, parole, canzoni sparse, frammenti di tempo indelebile, che diventa oggettivo nell’ispirazione della musica. “The Dark Side Of The Moon” dei Pink Floyd , strappa i fogli del calendario,1 marzo 1973,decenni e nuovo secolo che si aggrappa alla fisicità delle vendite dei dischi in vinile, di una società italiana e mondiale che vive nella prima fase di interruzioni sociali del post boom economico.

Un disco significa tanto, è una piccola esposizione mediatica di tutto quello che in futuro noi saremo. Di pomeriggi trascorsi nelle stanze ad ascoltare le canzoni, scoprendone gli arrangiamenti, commentandole nella bellezza, vivendole nelle relazioni e non nelle connessioni, nel rapporto di empatia regalato  da canzoni e scenari internazionali. Grandi sperimentazioni musicali, in sprazzi di società italiana che si addormenta nella strategia della tensione, che si scuote nelle estati dei ricordi e di anni fermi ,ma si trasforma nella bellezza delle contaminazioni musicali.

Esistono gesti unici, quasi come liturgie del tempo lento. Si apre la copertina dell’album in vinile, il profumo della carta è la bellezza della fisicità, le dita toccano gli estremi del disco in vinile, basta appoggiarlo sul giradischi, appoggiare la testina sui solchi e il disco va….Universi che si aprono nei suoni che si rincorrono, nelle atmosfere oniriche ,nei testi e nelle canzoni, ”Us and Them”, ”Money”.

Temi indelebili, l’alienazione e la gestione del tempo, noi e gli altri, i rapporti interpersonali, il profitto economico, il denaro, la dazione economica che annulla i sentimenti.  “The Dark Side Of The Moon” , prendiamo in mano un disco in vinile, con una immagine di un fascio multicolore, che si unisce nella perfezione di un triangolo. Non esiste una faccia nera della luna, siamo soltanto noi a determinare il progressivo destino, ma se puo’ bastare uno splendido album che puo’ aprirci la mente e il cuore, basterà ascoltare “The Dark Side of The Moon “ dei Pink Floyd, per ritrovare i fili sparsi della nostra memoria e della nostra vita. Perché a volte, anche le piccole cose e le canzoni sono come piccoli porzioni di tempo di vita che sfugge via, che si ritrovano nella bellezza dei dischi in vinile. ”The dark side of the moon”,perché diventi luce il lato oscuro dei nostri giorni.

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