Un miliardo per ponti e strade. Dieci milioni per la Città Metropolitana

di Francesco Bolognese

Le infrastrutture ed il Sud è un matrimonio “consumato” solo in parte. Da Roma in giù sono ancora tante le “prime pietre” da posare e questo nell’interesse non solo dei meridionali ma dell’intero paese.

Quel “poco” che esiste necessita di attenzione, che tradotto vuol dire manutenzione e soprattutto adeguata valorizzazione. Il governo in carica, fanno sapere dal Mit, ha provveduto “a sbloccare e ripartire risorse per 995 milioni di euro che serviranno per finanziare nel quinquennio 2020-2024 programmi straordinari di manutenzione delle strade provinciali italiane. Le risorse saranno messe a disposizione delle province e delle città metropolitane che ne faranno richiesta”.

Nello specifico la “dote” ammonta “a 60 milioni di euro per il 2020, 110 milioni di euro per il 2021 e 275 milioni di euro dal 2022 al 2024. Al Nord-Italia sono destinate circa il 39,70% delle risorse, al Centro il 21,60% e al Sud e alle Isole il 38,70%.
Reggio Calabria riceverà da qui al 2024 10,7 milioni di euro sui 45 circa assegnati alla Calabria.

L’entità delle risorse è legata alla “consistenza della rete viaria, al tasso di incidentalità e vulnerabilità dei singoli territori rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico.” A tal proposito “Province e Città Metropolitane dovranno presentare programmi di intervento per opere già esistenti e dovranno recare concreti benefici in termini di sicurezza, di riduzione del rischio e di qualità della circolazione ai cittadini.Verranno interessati ponti, pavimentazioni stradali, viadotti, manufatti, gallerie, dispositivi di ritenuta, sistemi di smaltimento acque, segnaletica, illuminazione stradale, sistemi di info-mobilità.” La somma in “dote” alla Città dei Bronzi sembra esigua rispetto alle molteplicità criticità esistenti, è auspicabile un incremento con le prossime leggi di stabilità.

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