Coronavirus, il viaggio di Piazzapulita negli ospedali del reggino

Un’emergenza nell’emergenza. Se il contagio da coronavirus si dovesse espandere a macchia d’olio nella provincia reggina, gli ospedali rischierebbero il collasso. A raccontarlo è stato Marcello Andretta all’interno di Pizzapulita, il programma di approfondimento giornalistico condotto su La7 da Corrado Formigli.

Il reportage, registrato nei giorni scorsi, inizia dal nosocomio di Polistena, la struttura di riferimento della piana di Gioia Tauro. «Qui i posti in Rianimazione – raccontano i medici  – sono 16 ma nella tenda allestita per il pre-triage manca la corrente. Se si dovessero presentare casi sospetti poi risultare e dovessero passare dal pronto soccorso – afferma un sanitario – qui ci mettono tutti in quarantena».

«Per tutta la Piana di Gioia Tauro – spiega un autista – ci sono disponibili solo 4 ambulanze, uno per ospedale (Palmi, Gioia Tauro, Oppido e Polistena), ma nessuna è dedicata a trattare casi di Covid-19».

«Come fai a stare tranquillo sapendo che è arrivata gente infetta dal nord – spiega un medico in servizio all’ospedale di Locri – dove li mettiamo? Non abbiamo neppure mascherine con il filtro. Siamo abbandonati da tutti». Quindi un salto al pronto soccorso, dove una dottoressa osserva come il reparto «Il principale problema del pronto soccorso è che non c’è personale, quantitativamente e qualitativamente. Manca anche l’ecografo. Ci stiamo affidando alla scaramanzia».

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