Coronavirus, Saccomanno (Lega): «Progettare la sanità del futuro»

«La Calabria sino ad oggi non è stata ancora colpita pesantemente dal “coronavirus”, ma si è in attesa che il picco venga raggiunto, secondo gli esperti, nelle prossime settimane». Così in una nota Giacomo Francesco Saccomanno, capogruppo consiliare della Lega a Rosarno.

«Ci auguriamo – continua – che ciò non accada, anche, perché, siamo tutti convinti che il disastro in cui è stato lasciato il sistema sanitario da una politica scellerata del passato non possa reggere ad un urto così devastante. Quindi, bene le misure rigide, bene la previsione di nuovi reparti di terapia intensiva, bene la individuazione di zone che dovrebbero essere utilizzate per la quarantena e quant’altro necessario».

Saccomanno non crede che «in pochi giorni si riesca a fornire la Calabria delle attrezzature necessarie e dei reparti adeguati. In ogni caso, mi auguro che ciò sia possibile e che, comunque, l’epidemia non scoppi con la violenza che ha colpito alcune zone del Nord Italia. Mi chiedo, però, e vi chiedo: perché non cominciamo a ristrutturare seriamente e contemporaneamente il sistema sanitario calabrese? È notorio che il Governo stanzierà somme rilevanti per la sanità e, quindi, vi saranno delle risorse adeguate. E, allora, perché non pensiamo ad adoperarci per progettare la sanità del futuro? Perché non inseriamo i provvedimenti di urgenza in un piano complessivo di sistema? Non è cosa difficile: è sufficiente mettere assieme una squadra di veri esperti -lasciamo da parte il clientelismo- che possa ridisegnare la sanità in Calabria prevedendo quel progetto di adeguamento del sistema che possa garantire una tutela adeguata nella normalità e nella eccezionalità. Già nella normalità non si trovavano posti letto e, a parte gli immani sacrifici degli infermieri e dei medici che lo hanno tenuto in piedi, era molto difficile che si potesse dare a tutti una assistenza adeguata»

Secondo il capogruppo leghista rosarnese «Abbiamo ora, nel dramma del coronavirus la possibilità di ripartire da sottozero e ricostruire il nostro sistema sanitario. Non perdiamo tempo. Iniziamo a lavorare nell’interesse dei cittadini e della salute. Creiamo un gruppo di lavoro serio e di calabresi che miri a costruire e non a distruggere per come fatto dal commissario Cotticelli. Se ci troviamo in queste misere condizioni il merito è di questo e delle precedenti amministrazioni regionali e nazionali. Non perdiamo un’occasione troppo importante. Iniziamo da subito a lavorare per far risorgere la Calabria e costruire una regione nuova ed efficiente».       

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