Coronavirus e Mes, Conte attacca Salvini e Meloni: «Dicono falsità, sono irresponsabili»

«Il nostro strumento rimane l’Eurobond. L’Italia non ha firmato alcuna attivazione del Mes che, fra l’altro, esiste dal 2012 col governo Berlusconi e non è stato istituito ieri, come falsamente e irresponsabilmente dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Queste falsità rischiano di indebolire l’Italia».

È un Giuseppe Conte che non le manda certo a dire quello che si presenta nel venerdì santo davanti agli italiani. Dopo aver spiegato come la “chiusura” delle attività si protrarrà fino al 3 maggio, il premier sferra un attacco pesantissimo nei confronti di due leader dell’opposizione che, nelle scorse ore, avevano aspramente criticato la posizione italiana in Europa.

Conte non ha dubbi: «L’Europa affronta una situazione mai vista in tempi di pace. Saranno necessari 1500 miliardi di euro per affrontare questa emergenza. Negli Stati Uniti il sostegno pubblico è di 2000 miliardi. Le proposte messe sul tavolo dai leader sono un primo passo verso la risposta europea, che l’Italia giudica ancora insufficiente. Su questa base occorre lavorare ancora. La principale battaglia è quella di un fondo finanziato con condivisione economica dello sforzo. Deve esserci il famoso eurobond. Il fondo deve essere disponibile subito. Le proposte dell’Eurogruppo contengono poi un nuovo strumento per una cassa integrazione gestita a livello europeo. Avremo un potenziamento della banca europea degli investimenti per 200 miliardi. Il nostro strumento, però, rimane l’eurobond e condurremo fino alla fine questa battaglia.

L’eurogruppo propone poi una nuova linea di credito collegata al Mes. Su questo punto in Italia si è levato un dibattito legittimo e vivace. Ritengo un segno di maturità che un intero Paese possa far lievitare un dibattito in tutte le sue sedi. Vi assicuro – rimarca Conte – che il Governo troverà l’opportunità per informare tempestivamente il Parlamento».

È a questo punto che parte l’attacco a Salvini e Meloni: «È importante che questo dibattito si sviluppi con chiarezza e senza falsità. Il Mes esiste dal 2012, non è stato istituito ieri, come falsamente e irresponsabilmente dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Non è assolutamente così. Questo Governo non lavora col favore delle tenebre». Il premier affonda il colpo: «Se si ha qualche proposta da portare lo si faccia chiaramente. L’eurogruppo non ha firmato nulla. Su proposta di alcuni stati membri, l’Eurogruppo ha lavorato alla proposta di una linea di credito collegata al Mes, totalmente nuova rispetto alle linee di credito esistenti. L’Italia, però, non ha firmato alcuna attivazione del Mes, non ne ha bisogno. Perché? Lo ritiene uno strumento totalmente inadeguato e inadatto rispetto all’emergenza che stiamo vivendo. Alcuni Stati vogliono una linea di credito collegata al Mes, con nuove condizioni. Noi ci stiamo battendo per avere questo ventaglio di nuovi strumenti normativi. E lavoreremo con coraggio e determinazione in questa battaglia difficile. Ieri, fra l’altro, vi è stato un nuovo paragrafo destinato ad accogliere la nostra proposta di eurobond. Non abbiamo ancora una regolamentazione concreta, ma di affermazioni di principio. Dobbiamo costruire ancora questo strumento e anche gli altri Paesi hanno dovuto accettare di lavorare adesso per introdurre questo nuovo strumento». Poi il colpo finale agli oppositori: «Le falsità e le menzogne ci fanno male e ci indeboliscono nella trattativa. Avevo chiesto di essere accomunati in questa battaglia, ma quelle falsità rischiano di indebolire l’intera Italia perché è un negoziato difficilissimo. Ci sono altri 26 paesi e dobbiamo lavorare insieme».

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