L’osservatorio ambientale ai sindaci della Locride: «Stop alle antenne 5G»

«Non siamo tra coloro che avversano qualsiasi innovazione nello spirito del dire no ad ogni novità per una mera questione di principio. Ci rivolgiamo a tutti coloro che hanno responsabilità di governo e di gestione della cosa pubblica per sottoporre una valutazione approfondita sulla nuova tecnologia denominata 5G». Così in una nota il presidente dell’osservatorio ambientale “Diritto per la vita” della Locride Arturo Rocca.

«Facciamo riferimento non già alle migliaia di post che circolano, soprattutto in questi tempi di pandemia, sui social e che dicono tutto ed il contrario di tutto su tale innovazione tecnologica. Ma non possiamo esimerci dal non prendere in considerazione un documento sottoscritto da 170 scienziati di tutto il mondo, di cui 27 italiani, che chiedono una moratoria sulla realizzazione della rete 5G. Anche l’Isde, associazione italiana medici per l’ambiente, ha pubblicato un corposo dossier da cui si desume che per il 5G è necessario procedere come per qualsiasi nuovo farmaco che venga ammesso dopo una seria sperimentazione che certifichi l’innocuità o, comunque, evidenzi quali siano i rischi per la salute».

Alla luce di queste evidenze l’osservatorio chiede ai sindaci della Locride a voler adottare «delibere ed azioni concrete per fermare l’installazione di antenne per la diffusione del 5G su tutto il territorio di competenza in attesa dei riscontri della sperimentazione».

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