Aeroporto dello Stretto, “Reggio deve volare” contro Cannizzaro

«La beffa dell’aeroporto e le bugie di Cannizzaro. Potremmo definire così il triste siparietto andato in scena qualche giorno fa a Reggio Calabria e che si protrae ancora oggi con dichiarazioni roboanti sulla stampa. Alitalia ha annunciato infatti la riapertura della biglietteria dal 1 luglio per un solo volo giornaliero per Roma e uno per Milano e il Deputato reggino di Forza Italia, insieme alla presidente part time della Regione Calabria Jole Santelli, esulta soddisfatto tentando di spacciare la circostanza come una straordinaria vittoria. 

Ma nella foga di annunciare la riapertura della biglietteria (ci mancava solo che l’aeroporto chiudesse definitivamente!) il daputato Cannizzaro afferma urbi et orbi una enorme bugia, una castroneria degna del miglior imbonitore da televendite di secondo ordine: “I biglietti disponibili sono quelli delle tratte preesistenti prima del Coronavirus” afferma Cannizzaro. Nulla di più falso».

A smontare la tesi sostenuta dal deputato Francesco Cannizzaro è il Comitato “Reggio deve volare” che spiega come «Prima del Coronavirus infatti erano disponibili due voli su Roma, uno al mattino presto e uno la sera, con la possibilità di andare e tornare in giornata, e uno su Milano.

Oggi invece è possibile prenotare, solo un volo per Roma e un volo per Milano, entrambi in orari per nulla comodi, nello specifico l’andata su Roma alle 15.10 ed il ritorno alle 13.15 del giorno dopo!!! Orari che non consentono l’andata e ritorno in giornata per tutti quei cittadini che utilizzano i voli per spostarsi per motivi di lavoro e di salute e che quindi adesso se volessero recarsi nella Capitale dovrebbero pernottare e perdere due giorni anche solo per una riunione (o una visita) di due ore. Quale vittoria quindi? Questo è uno scippo perpretrato ai danni della città con l’avallo di qualche suo rappresentante parlamentare. Ci domandiamo come mai la stampa locale, normalmente sempre attenta su ciò che riguarda le vicende dell’aeroporto, non se ne sia accorta.

E soprattutto… non una parola sui prezzi! Nel suo annuncio Cannizzaro infatti omette di ricordare che i prezzi dei voli continuano ad essere del tutto proibitivi per tanti cittadini, soprattutto per le prenotazioni imminenti, in alcuni casi ancora più di prima! Con il rischio che i voli partano da Reggio e poi ritornino vuoti, o quantomeno con pochissimi passeggeri. 

Orari scomodi e prezzi esorbitanti produrranno quindi un unico effetto: ridurre drasticamente il numero dei passeggeri all’aeroporto di Reggio, determinando un impoverimento del nostro scalo a vantaggio di quello di Lamezia. Si cela forse questo dietro il progetto di Sacal, con il suo presidente Arturo De Felice, avallato e spalleggiato anche dallo stesso Cannizzaro?

Dopo la chiusura dello scalo, che rircordiamo tra le mille difficoltà fino ad oggi non aveva mai chiuso, adesso c’è chi si permette di esultare per la riapertura della biglietteria, ma solo dal mese di luglio, eludendo il problema degli orari e dei prezzi dei voli. 

E nel frattempo, è bene ricordare, non c’è traccia del piano industriale da parte di Sacal sull’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria. Non si capisce cosa accadrà nel futuro al nostro scalo e nessuno sa realmente cosa avverrà per ciò che riguarda la cassa integrazione dei lavoratori, non si hanno notizie delle nuove compagnie annunciate da De Felice, Ryanair ad esempio, nè dei lavori che dovrebbero interessare l’aerostazione, presentati in pompa magna durante una conferenza stampa proprio da Cannizzaro e De Felice. 

A questo punto ci viene il dubbio che le dichiarazioni enfatiche del deputato e del presidente di Sacal non siano, anche questa volta, solo fumo negli occhi di passeggeri e cittadini». 

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