Furti ai tempi del coronavirus. Preso il ladro maniaco di Amaro del Capo

Un amante dei liquori made in Calabria è stato arrestato a Torino. Nonostante il coronavirus, usciva di casa per rubare liquori e rivenderli sul mercato nero. Approfittando del fatto che le norme sulla pandemia consentono le uscite per andare al supermercato, l’uomo si era concentrato su questo genere di colpi. A riportare la notizia è il quotidiano La Stampa che evidenzia come il ladro fosse appassionato del noto e pregiato prodotto del gruppo Caffo di Vibo Valentia.

E in soli quattro mesi ne avrebbe commessi, tra furti e rapine, 11. Il ladro dell’Amaro del capo è stato fermato l’ultima volta il 13 maggio, dopo un’incursione all’In’s di via Botticelli. Lo hanno arrestato i poliziotti di Madonna di Campagna, che lo hanno visto carico di buste. E’ un italiano di 40 anni.

In effetti l’uomo aveva preso alla lettera le disposizioni anti Covid, perché usciva di casa solo per andare al supermercato. Peccato che lo facesse per rubare liquori.

Processato ieri per direttissima, l’uomo non si è fatto problemi, davanti al giudice, ad ammettere: «Sono entrato al supermercato in orario di chiusura forzando la porta. Ho preso le bottiglie per rivenderle e guadagnare qualcosa». In due grandi buste, gli agenti gli avevano trovato 12 bottiglie di Amaro del capo e due di Lucano. La titolare dell’In’s ha sporto dal 2 maggio altre cinque denunce per furti, tentati o consumati, dello stesso tipo.

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