Le Sardine si stringono intorno a Sorgonà dopo l’intimidazione
Il Movimento esprime la sua vicinanza al coordinatore reggino per la seconda raggiunto da minacce di morte
«“Firmasti a to cundanna”. ‘Hai firmato la tua condanna’. Con queste parole Filippo Sorgonà, coordinatore delle Sardine di Reggio Calabria è stato minacciato di morte per la seconda volta. Un mese fa gli hanno bruciato due ettari della sua azienda agricola». Lo scrive in una nota il movimento 6000 sardine.
«Da sempre – prosegue la nota – Sorgonà è stato impegnato a combattere con determinazione e alto senso civile ed etico la lotta alla mafia calabrese, la ‘ndrangheta».
«Le scritte di cui parlo – afferma Sorgonà – sono facilmente riconducibili a una sigla politica. Ieri, oggi e domani sarò sempre dalla stessa parte a combattere per giustizia e libertà. Nell’anniversario della strage di Capaci, avrei voluto scrivere altri post per rinnovare l’impegno a questa sacra memoria – Alle parole di Filippo, conclude la nota – tutte le sardine italiane si uniscono e senza se e senza ma, con maggior determinazione, ci impegneremo contro tutte le mafie e gli estremismi politici».
