Elezioni comunali, presentata la prima lista per Saverio Pazzano sindaco. Ecco i nomi dei candidati

Donne, giovani e senza precedenti in politica. È l’identikit dei candidati che oggi pomeriggio alle 18.00 a Piazza Italia, saranno protagonisti del flashmob de La Strada dal titolo “Comizi d’amore per Reggio“. Interverranno il candidato a sindaco di Reggio Calabria Saverio Pazzano e alcuni componenti delle liste. Ma già stamattina, nella sede del movimento è stata presentata una delegazione dei candidati: volti nuovi di una Reggio che aspira ad essere ecologista, progressista, femminista e al passo coi giovani di cui fa i principali attori.

Le caratteristiche dei candidati

Introdotti da Laura Cirella le caratteristiche dei candidati Persone che hanno caratura morale, con alle spalle storie di impegno sociale, educatori, gente a contatto con la fragilità e con gli invisibili». E a caratterizzare le liste la «Presenza in maggior numero di donne, non forzata ma spontanea – ed ancora – una presenza giovanile,  nessun notabile di partito o consigliere uscente, persone che per la prima volta ci mettono la faccia». Tutto per arrivare ad una «Lista aperta e competitiva per la costruzione di una coalizione capace di vincere».

Ecco i nomi: Barbara Cartella, Lorenzo Pio Massimo Martino, Maria Rowena Sgrò, Marcella Surace, Francesco Loddo, Livia Guarniera, Melania Russo, Chiara Tommasello, Filippo Marcianò, Anna Fotia, Ivan Nicola Mangiola, Pietro Dario Nunnari, Francesco Lia, Antonello Praticò, Maria Fausto, Flavia Carricato, Paola Schipani, Valentino Scordino, Domenico Libri detto Mimmo, Roberto Malavenda, Caterina Marchese. A margine della conferenza abbiamo sentito il candidato a sindaco di Reggio, Saverio Pazzano.

Quali sono i punti di forza delle candidature?

«Competenza, presenza sul territorio da diversi anni, distribuzione del territorio poiché ciascun candidato rappresenta un pezzo di questo territorio in termini di riflessione politica, di presenza, di servizio, attivismo».

Un progetto che è iniziato quasi 2 anni fa, cosa avete visto in questo lunghissimo tour per la città?

«Abbiamo visto il desiderio di gran parte delle persone di Reggio di non essere rassegnate, di non essere posate sulle azioni di cattiva amministrazione, avere voce e risvegliarsi e di avere persone competenti alla guida della città».

Quali sono le prime tre cose di Pazzano eletto sindaco?

«Valorizzazione dell’esistente: abbiamo un grandissimo patrimonio abbandonato e si pena alla manutenzione straordinaria nel periodo dell’estate pensa sempre , manutenzione ordinaria delle strade, del verde pubblico per quanto riguarda depurazione delle acque, il ciclo dei rifiuti. Infine la trasparenza amministrativa. La questione morale è un tema fortissimo e si cura con due aspetti: programmazione e responsabilità. Una politica che programma è libera dall’abuso, dalla clientela. E la responsabilità: la politica che si prende la responsabilità di ciò che fa e di quello che non fa, non si può dare sempre la colpa agli altri».

La parola ai candidati

Chiara Tommasello è un’antropologa e imprenditore tra le fondatrici de La strada, propone «Le donne per la rivoluzione gentile». E spiega «Ho scelto di candidarmi perché ritengo che sia necessario. Contro l’immobilismo, la forza resistenza al cambiamento e l’incapacità di fare rete. Reggio metropolitana che ignora tutto il resto del territorio fatto da 97 comuni». Serve seguire l’esempio di Napoli  e del lavoro fatto su Scampia per dare una soluzione ad Arghillà. Serve «Coinvolgere reggini e reggine di tutto il mondo che hanno lasciato la città per fare bene altrove. Occorre un  atteggiamento progressista. Una svolta ecologista: manutenzione verdi e zone collinari. Depurazione delle acque marine un solo obiettivo: vogliamo la bandiera blu del nostro mare».

Melania Russo dopo la laurea in legge ha deciso di restare a Reggio. Vicina alle politiche sociali: «La Strada offre un metodo permette di vedere la vicinanza tra giovani e comunità. Di fronte alle fragilità ci sono tante cose si possono ancora fare a costi irrisori. Il piano politico di un’amministrazione non deve intervenire davanti a crisi ma accogliere tutti come una casa comune».

E poi ancora la voce di Maria Fausto, laureanda a Messina in economia aziendale. «Ci metto la faccia e ce la voglio mettere. Come atto di speranza a tutti i ragazzi che sono dovuti andare via. Perchè non modificare queste cose? Vogliamo rappresentare un’alternativa per i ragazzi. Un effetto domino perché sia l’esempio di un impegno verso la nostra terra,  un messaggio da concretizzare. Finora di sono susseguite amministrazioni che non ci hanno rappresentato, io devo avere il diritto di abitare il mio territorio e creare dal basso un cambiamento se si guarda nella direzione giusta, lasciando. Che è vecchio».

Filippo Marcianò, chinesiologo: «Basta guardarsi intorno e capire che non conosciamo la nota città con tante cose belle che potrebbero creare un futuro c noi e le nostre generazioni. Ora serve rimboccarsi la maniche per trovare nella nostra città la possibilità di vivere pensare ed essere felici».

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