Elezioni comunali, l’appello di Curia ai nuovi sindaci: «Sia garantito l’articolo 32 della Costituzione»

di Rubens Curia*

Il 20 settembre i cittadini di Reggio/Melito e Siderno saranno chiamati a scegliere il loro sindaco che per 5 anni dovrà amministrare la città, ci rendiamo conto, come Comunità Competente, della straordinarietà di questa campagna che a causa della SARS COV 2 si svolgerà in piena estate e con il rispetto delle misure di distanziamento sociale, tuttavia riteniamo importante che le S.S.L.L. si esprimano, con precisi impegni, sulla tematica della tutela della salute.

Le Leggi 833/78 e 502/92 e la L.R. 21/96 e s.m.i. conferiscono al Sindaco in particolare:

  1. La verifica delle attività del management aziendale contribuendo alla definizione dei piani programmatici e trasmettendo le proprie valutazioni e proposte al Direttore Generale e alla Regione;
  2. L’esame del bilancio pluriennale di previsione e del bilancio di esercizio;
  3. La richiesta della convocazione annuale della Conferenza dei Servizi, con il coinvolgimento degli Attori Sociali, alfine di valutare il raggiungimento degli obiettivi contrattuali del management aziendale.

Pertanto, a torto, si crede che l’Azienda Sanitaria sia una monade avulsa dal controllo della Comunità Locale e dei suoi rappresentanti, a maggior ragione in una Regione come la Calabria dove la partecipazione democratica sarebbe un antidoto alla corruzione, alla ‘ndrangheta e alla incompetenza; a tal proposito reputiamo fondamentale l’applicazione di queste norme che il legislatore ha emanato per consentire un riequilibrio dei poteri tra Ente Locale e Azienda Sanitaria.

Nel parlare di sanità dobbiamo ricordare che, annualmente, l’Asp di Reggio Calabra e il GOM (Grande Ospedale Metropolitano) usufruiscono annualmente di un riparto del Fondo Sanitario che supera complessivamente i 900 milioni di euro senza tener conto dei Fondi per l’Edilizia Sanitaria (vedi la costruzione del Nuovo Grande Ospedale di Reggio, della Casa della Salute e dell’Hospice di Siderno, del Restyling dell’Ospedale di Melito, della messa in sicurezza dell’Ospedale di Locri) che se tempestivamente utilizzati avrebbero  importanti ricadute occupazionali e un notevole miglioramento della qualità delle prestazioni erogate con una riduzione dei “viaggi della speranza” (mobilità passiva).

Purtroppo, registriamo gravi ritardi nei pagamenti (oltre un anno) che mettono in difficoltà la gracile economia della provincia e estenuanti lungaggini nell’utilizzo dei fondi per l’Edilizia Sanitaria.

E’ ormai acclarato (Report Organizzazione Mondiale della Sanità) che i “Determinanti Sociali di Salute” quali la disoccupazione, l’occupazione precaria, la mobilità carente, quartieri socialmente invivibili, disponibilità di Reti Sociali, stili di vita insalubri, servizi essenziali carenti (acqua, raccolta dei rifiuti, depurazione) influiscono negativamente sullo stato di benessere psichico e fisico della popolazione; infatti la Calabria si trova ai primi posti per le malattie attinenti alla salute mentale, alla aspettativa di vita in buona salute (52 anni in Calabria contro i 69 della Provincia Autonoma di Bolzano), alle patologie croniche, al diabete.

La tutela della salute non deve essere considerata un costo, ma una opportunità di occupazione qualificata e fattore di crescita civile e economica, per tale motivo chiediamo alle S.S.L.L. che la tutela della salute sia trasversale alla maggior parte delle decisioni politiche non solo sanitarie perché la salute si promuove contrastando le povertà economiche e sociali, tutelando l’ambiente, organizzando in modo ottimale i Servizi e contrastando le molte solitudini. A tal proposito chiediamo una forte integrazione tra sociale e sociosanitario che finora sono stati distinti e distanti.

Chiediamo, infine, che i ”Tempi d’attesa” per una visita specialistica non siano biblici, che l’Assistenza Domiciliare Integrata sia attuata, che lo Screening del carcinoma del colon-retto sia attivato, che lo screening del carcinoma della cervice dell’utero con la ricerca del Papilloma virus non sia una utopia, che i nostri malati di Alzheimer e i disabili mentali non siano a carico delle famiglie e di pochi operatori sanitari che lavorano a mani nude, che i consultori familiari possano funzionare come il Consultorio h 12 di Melito prima della SARS COV 2, che la Sanità Territoriale sia valorizzata, tenendo conto per l’Area Grecanica dei Fondi per la Coesione Sociale, che la Dialisi Vacanze sia garantita e che il Comune si attivi per definire “Percorsi di salute” di varia intensità: insomma chiediamo alle S.S.L.L. un impegno formale per attuare pienamente l’articolo 32 della nostra bella Costituzione.

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