Sbarre, cittadini in protesta: «No ai compattatori su Viale Calabria»

Ieri mattina una delegazione dell’associazione “Sbarre per Sempre”, ha preso parte alla manifestazione indetta dal comitato di quartiere Viale Calabria-Via Palmi. «Abbiamo fatto nostre le preoccupazioni e l’esasperazione dei cittadini – si legge in una nota – vittime di una’Amministrazione sorda e inconcludente, e costretti a convivere quotidianamente con una situazione di emergenza ambientale che si è trasformata in una vera e propria emergenza igienico-sanitaria che mette pericolosamente in discussione il diritto alla salute degli abitanti del quartiere».

«La nostra associazione, da anni al fianco dei cittadini di Sbarre, condividendo le ragioni della protesta, concorda nel ritenere necessario lo spostamento dei compattatori al di fuori del centro abitato e, di conseguenza, l’igienizzazione della zona, nonché quel monitoraggio utile a evitare che si venga a creare una nuova discarica a cielo aperto. Nel lungo periodo, inoltre, sarà altrettanto necessario prevedere un utilizzo diverso della zona interessata per restituirla integra alla comunità, alle scuole, ai bambini e alle famiglie».

«Abbiamo anche salutato con piacere la presenza del Comitato “No alla raccolta porta a porta”, rappresentato da Simona Lanzoni, che, al pari dell’associazione Sbarre per Sempre, esprime perplessità rispetto al sistema della raccolta differenziata porta a porta».

«Anche sulla scorta di esperienze presenti in altre città, la nostra realtà associativa ritiene necessario passare alla sperimentazione di sistemi alternativi di gestione del ciclo dei rifiuti. In quest’ottica, potrebbero rivelarsi vantaggiosi sistemi di conferimento, eventualmente attivabili attraverso l’uso della tessera sanitaria, da collocare in aree dedicate individuate nei quartieri di appartenenza. Tale sistema, che consentirebbe di riconoscere individualmente gli utenti, premiandoli adeguatamente, e di affrontare le situazioni di indigenza economica delle famiglie che non riescono a pagare le tasse, affinché tali famiglie siano affiancate in modo intelligente, potrebbe essere legato all’idea della suddivisione del territorio comunale in macro aree circoscrizionali».

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