«Non può che determinare ottimismo la notizia diffusa dal Sole 24 Ore dell’aumento, considerevole, del traffico Container del Porto di Gioia Tauro; anche perché questo dato arriva al tramonto di una fase storica per l’economia mondiale. Una ‘movimentazione’ aumentata del 40% rispetto al primo semestre del 2019; collocandosi ai livelli dei porti di Rotterdam, Anversa, Shangai e Tangeri». Ad affermarlo è il segretario generale della Cisl Calabria Rosy Perrone.
«La pandemia infatti avrebbe potuto incidere negativamente come è stato per quasi la totale restante parte dei comparti economici e commerciali. Ma per il Porto di Gioia Tauro, così non è stato. Dunque onore al merito, a chi – management e maestranze – ha saputo penetrare (invertendola) la tendenza che ha fatto registrare una crisi economica epocale. Tra i porti del Mediterraneo, senza dubbio quello di Gioia Tauro è il più importante per infrastrutture, posizione strategica e dunque per efficienza; ragion per cui, sta assumendo sempre più la leadership nell’Europa meridionale».
«Occorrono reti – prosegue Perrone – occorre un patto sociale affinché anche con Città Metropolitana e Regione Calabria si facciano interventi mirati a riqualificare la parte logistica ad oggi potenzialità inespressa. Con la riqualificazione di capannoni oggi in disuso e con la attivazione di vie di collegamento ad oggi poco curate e poco accessibili al resto della Calabria. Dalla zona ionica reggina al resto del territorio regionale, le infrastrutture stradali e non solo sono da adeguare. La Zes – e il suo futuro – saranno il termometro delle opportunità per nuova occupazione e una fattiva crescita del lavoro competente. Senza questa prospettiva, anche la positiva attività di gestione della struttura Porto, rischia di essere contingente e non poter fare da moltiplicatore, senza politiche economiche di accompagnamento e sostegno all’indotto che essa genera invece la Zes potrebbe essere la chiave di volta. Non bisogna perdere questa occasione di futuro e si può fare assieme, in una rete pattizia di volontà reali al servizio del territorio metropolitano».